Il Borgo a Buggiano si laurea campione del campionato e passa in Seconda Categoria. La vittoria contro la Ferruccia è la numero 21 in 27 giornate. I numeri sono da capolista indiscussa: 21 vittorie, 5 pareggi e una sola sconfitta; 63 reti fatte e solo 18 subìte.
Dopo una lunga galoppata, è arrivata, ad una giornata dalla fine del campionato, la vittoria matematica ed ora non resta che gioire. Come sempre, il primo merito va al mister, vero e proprio direttore d’orchestra di questa annata eccezionale.
"Siamo ripartiti da zero - commenta un raggiante Matteo Breccia - con una società nuova e con grande entusiasmo e piano piano abbiamo costruito la vittoria finale". Il filo conduttore della stagione è stato il gruppo, coeso e tecnicamente di valore. "Quando ci sono persone che tengono l’uno all’altro - prosegue il mister - con obiettivi simili e voglia di divertirsi, viene tutto più facile e anche il calcio viene con leggerezza. Dopo la sconfitta bruciante di Coppa potevamo accusare il colpo ed invece siamo stati bravi a reagire e a ricominciare a vincere. Probabilmente quella è stata la svolta perché il gruppo ha dimostrato ancora una volta di essere molto unito". "La mia dedica va a tutta la società, intesa come staff e giocatori: tutti ci hanno messo una grande passione sacrificandosi 2/3 volte a settimana". 

Ma è stata anche la giornata del Meridien che, con la vittoria sui Giovani Granata e con il risultato favorevole proveniente dagli altri campi (l’Olmi ha battuto lo Spazzavento e il Sarripoli ha impattato sulla Virtus S. Angelo), ha staccato il pass per la Seconda evitando le forche caudine dei playoff.
Anche quella del Meridien è stata una stagione fantastica, impreziosita dalla vittoria di Coppa. "Penso che la chiave della nostra stagione - ha commentato mister Massimo Chesi - sia stato il gruppo e la sua voglia di far bene, di dare sempre il massimo e di essere disponibile. Non era scontato perché la nostra società è nata solo 2 anni fa e provenivamo dalla UISP, ma devo dire che ci siamo riusciti alla grande".
Sulle ali dell’entusiasmo per la vittoria in Coppa, la squadra avrebbe potuto anche aspirare al primo posto. "Rispetto al Borgo - aggiunge il mister - forse ci è mancato il fatto che noi eravamo una squadra giovane, nel senso che quest’anno abbiamo cambiato 7/8 giocatori, mentre il Borgo aveva un gruppo più consolidato. A mio parere questo fattore alla lunga ha fatto un pò la differenza. In ogni modo abbiamo dimostrato il nostro valore e messo in luce dei ragazzi interessanti come Andrea Romani, Antonio De Biasi e Nicola Maltagliati che sono sicuro faranno molto bene in futuro".
"L’ultimo pensiero - conclude - lo vorrei spendere per il nostro Presidente Leandro Fabiani che, oltre a metterci i soldi e tanta passione, mi ha dato sempre fiducia e mi è stato accanto anche quando abbiamo passato un momento negativo di risultati. Avere il Presidente vicino per un allenatore è importantissimo e per questo lo voglio ringraziare pubblicamente".