Cinzia Benvenuti e Dario Francesconi (M5S), Luigi Lupo (lista Fuori dal Comune) e Pierluigi Brotini (Obiettivo Comune) replicano al Centro Sinistra.

"In risposta all'articolo del Centro Sinistra per Lamporecchio Insieme non riteniamo opportuno, dato che la questione riguarda solo il Comune di Lamporecchio, tirare in ballo problematiche nazionali che riguardano il Movimento 5 Stelle o gli altri partiti compreso il Partito Democratico ma vogliamo parlare solo delle questioni legate al nostro territorio.

Con rammarico dobbiamo constatare che a oggi non abbiamo ancora ricevuto una risposta nel merito delle nostre rimostranze enunciate in aula e nel comunicato stampa precedente. L'abbandono della sala consiliare è stato un gesto estremo che le opposizioni unite (non solamente il Movimento 5 Stelle) hanno attuato per porre l'attenzione su diverse criticità già enunciate dalle minoranze e rimaste tuttoggi inascoltate.

I “professionisti” della politica dovrebbero certo sapere che le mozioni o le interrogazioni presentate dai consiglieri comunali devono essere messe all'ordine del giorno entro il limite stabilito dalla normativa e non quando conviene. Perchè questa regola viene sistematicamente violata? Cosa rispondono gli edotti professori della normativa? E cosa si risponde al consigliere di Obiettivo Comune Pierluigi Brotini che ha ricevuto l'avviso di convocazione il giorno stesso dell'assemblea invece che nei giorni precedenti secondo quanto stabilito dai regolamenti?

Silenzio totale. E che dire dei ritardi con cui vengono “recapitati” i documenti necessari per dibattere le argomentazioni in aula all'ordine del giorno o nelle commissioni? Ma quelli della maggioranza hanno letto i regolamenti? Forse non si sono accorti che sullo Statuto comunale vige un termine per il deposito degli atti di 24 ore prima dell'assemblea mentre sul regolamento del consiglio comunale il termine passa a tre giorni? In barba al testo unico degli enti locali. Non sarebbe il caso di aggiornarsi?

Se per il sindaco e presidente dell'assemblea la dichiarazione delle minoranze unite non poteva essere presetata nell'ambito del question time la stessa non doveva essere messa agli atti. Incompetenza? L'eliminazione della Tasi sulla prima casa e su diverse tipologie di terreni è una questione nazionale e non comunale. La realizzazione della pista ciclabile non risponde né a criteri di utilità né di sicurezza (il senso unico è stato introdotto infatti dopo le misurazioni effettuate). I risparmi millantati sono frutto di una carenza del personale che ci viene puntualmente ricordata ogni qual volta c'è una mancanza nella distribuzione del materiale necessario ai consiglieri comunali per l'esercizio delle loro funzioni.

Quando si parla del biodistretto del Montalbano ci si riferisce a una richiesta fatta nei confronti dei cittadini per la raccolta delle firme con la quale si chiedeva a tutti i comuni del Montalbano di impegnarsi affinchè non si utilizzasse il glifosate sui terreni. Il biodistretto è stato portavoce presso i vari comuni componenti il patto del Montalbano di questa richiesta. Durante l'ultima commissione territorio la presidente Mariotti si è impegnata affinchè fosse elaborato un documento unico da allegare alla mozione della maggioranza. L'approvazione di tale mozione prima del documento è controproducente e non unisce tutti i comuni aderenti al patto.

Usare la parola “diffamazione” rappresenta, neppur velatamente, un tentativo di intimorire non solo le minoranze ma di condizionare la vita stessa del consiglio comunale. Se non si è a favore si è sempre contro e questa amministrazione non accetta idee diverse da quello che è il pensiero dominante. E' spiacevole che si ricorra a tali metodi intimidatori solo perchè non si è capaci di piegare ai propri interessi coloro che non facendo parte della maggioranza cercano di difendere gli interessi di tutti i cittadini. La farmacia di San Baronto ne è un esempio lampante. Come più volte ripetuto non agiamo a titolo personale, non giudichiamo le persone singolarmente che siano della maggioranza o dell'opposizione ma svolgiamo un compito che i cittadini ci hanno affidato attraverso un voto democraticamente espresso.

In quanto ai rimandi alla politica nazionale consigliamo al Centro Sinistra Insieme o Lamporecchio avanti insieme o qualunque formazione politica sia, di occuparsi invece della propria gente, del proprio territorio e del proprio partito invece di attaccare gli altri a vanvera. Più che “avanti insieme” per adesso sembra “Indietro tutta!”.

E' compito della maggioranza il governare ed è compito della minoranza far si che la prima cada secondo le regole democratiche. Uscire dall'aula è un'arma che in qualsiasi consesso democraticamente eletto può essere usata da chi ritiene che non siano assicurate e rispettate le regole democratiche. Noi opposizione più volte abbiamo posto l'accento su problematiche che hanno limitato la nostra azione e siamo stati regolarmente ignorati. Per questo abbiamo deciso di ricorrere alla drastica decisione di abbandonare l'aula nella seduta consiliare del 27 luglio scorso per richiamare l'attenzione non solo del consiglio ma anche di tutti i cittadini. Abbiamo dato al gruppo Centro Sinistra per Lamporecchio Insieme un'occasione di analisi sul proprio operato ma la cosa è stata vissuta come un'affronto perdendo la possibilità di fare almeno una modesta autocritica".