Valdinievole OGGI La Voce di Pistoia
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Visto che molti ex amministratori si sbilanciano in disquisizioni qualunquiste e faziose, vediamo come doveva essere affrontasta la possibile chiusura per sanare quel sito franoso.
Iniziando dalle imprese .....
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BASKET

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Il 30 giugno, sull’Appennino Pistoiese, riapre al pubblico Oca Oasy contemporary art and architecture.

Ferragosto nella valle
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Oroscopo luglio 2024.

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di Sissy Raffaelli

Segno del mese.

Se avete Perdite occulte sulle vostre tubazioni, abbiamo sempre .....
L'agenzia formativa e per il lavoro Cescot Pistoia ricerca addetto/ .....
MONTECATINI
Raddoppio, Comitato Montecatiniunasola replica alla Cisl: "Entrata a gamba tesa senza conoscere la realtà dei fatti"

13/9/2019 - 19:14

Il comitato "Montecatiniunasola" interviene sul raddoppio della ferrovia.

 

"Ci siamo ancora una volta, più precisamente per la terza volta a distanza di 3 anni, il segretario della Fit-Cisl (Federazione italiana trasporti entra a gamba tesa sul raddoppio ferroviario senza conoscere la realtà e senza conoscere la sequenza dei fatti.


Non è chiara la ragione, se non quella di sostenere interessi politici, per cui un sindacato come quello a cui appartiene Stefano Boni dovrebbe invece preoccuparsi della sommarietà con cui è stata gestita quest’opera che vogliamo di cui vogliamo ripetere ancora una volta che è caratterizzata da:
- mancanza di un progetto guida di tutto il tratto da realizzare;
- la mancata conoscenza da parte di Rfi della realtà territoriale e soprattutto la realizzazione dei lavori per 2 milioni di euro alla stazione centrale di Montecatini e l’appalto dei lavori Pistoia-Montecatini senza un progetto di fattibilità dell’attraversamento di Montecatini.
- la mancanza di ipotesi e risposte concrete sull’attraversamento di Montecatini stante il fatto che non si possono realizzare sottopassi.


Il sindacato non si è preoccupato né oggi né al momento dell’inizio dei lavori delle modalità di appalto del tratto Pistoia – Montecatini e nemmeno della sicurezza delle opere anche alla luce dei danni che i lavori in corso stanno causando.


Vogliamo ricordare che il progetto del faraonico (e forse irrealizzabile) cavalcavia di Pieve a Nievole è stato progettato dopo che il genio civile e precedentemente il comitato presente sul territorio avevano evidenziato l’impossibilità di realizzare i sottopassi di cui al progetto originario e che ora è all’esame della regione per l’assoggettabilità o meno alla valutazione d’impatto ambientale (Via) a cui peraltro non è stata assoggettata nemmeno la tratta Montecatini – Pistoia con relativa galleria, nonostante le 10 pagine di prescrizioni presenti nel documento regionale di approvazione del progetto.


Come si permette questo sindacalista di entrare in merito a questioni locali ignorando di cosa stiamo parlando e della realtà urbanistica di Montecatini facendo un parallelo con la tramvia di Firenze? Cosa vuole?

 

Ripetiamo ciò che a questo signore abbiamo già chiesto quale ragione lo induce, come sindacalista, ad assolvere la Regione e Rfi che hanno deciso, sopra le nostre teste, pensando l’una a infierire sui territori senza richieste di valorizzazione dei luoghi e senza una preventiva verifica della compatibilità e l’altra assecondando le imprese nell’obiettivo primario del  profitto tout court. 

 

Invitiamo questo sindacalista a non fare salotto nelle mostre con i rappresentanti regionali ma a fare un sopralluogo a Montecatini e poi vorremmo chiedergli per quale ragione non interviene anche sulla viabilità della Valdinievole che, pur essendo al collasso, nessuno, se non episodicamente, se ne preoccupa. Perché nessuno ne parla ma con la chiusura dei passaggi a livello a Pieve a Nievole per Montecatini sarà il collasso perché le divisioni e lo sterile campanilismo associato alla mancata programmazione urbanistica ha portato a una situazione irreversibile.
 
Vogliamo gridare, perché dirlo soltanto non è stato fino a oggi sufficiente, che siamo favorevoli al raddoppio ma non a un salto nel buio che può distruggere una città e una comunità.


Noi come comitato:
- abbiamo detto in tutti i modi non ci siamo rassegnati al fatto che la Regione abbia lasciato in mano a Rfi la gestione della pianificazione dell’opera senza che vi siano stati né informazione né confronti con le popolazioni mentre le stesse amministrazioni comunali hanno subito rimanendo spesso prone di fronte ai “poteri” forti che la Regione e il governo hanno conferito a Rfi.


- vogliamo ripetere fino allo sfinimento, abbiamo chiesto, in data 5/5/2016, l’apertura del dibattito pubblico come obbligatoriamenteprevisto dalla LR 46/2013 per le opere superiori a 50 milioni di euro. L’autorità per la partecipazione con nota in data 9/8/2016 ha chiesto, al fine di attivare il dibattito, un appuntamento a Efisio Murgia – direttore Rete ferroviaria italiana - che non ha mai risposto, queste sono le persone e gli enti dello stato da cui purtroppo siamo costretti a difenderci perché non fanno gli interessi della comunità e lei sig. sindacalista li difende, congratulazioni!


- abbiamo cercato di collaborare con Rfi inviando il progetto di soprelevata redatto dai nostri tecnici, ma niente nessun segno né con noi né con l’amministrazione comunale guidata da Bellandi.


- anche come cittadini siamo indignati dei toni usati e ricordiamo ancora a questo signore/ sindacalista che chi fa ‘melina’ è sicuramente Rfi e il suo amministratore delegato Gentile che non si sbilancia forse per conservare il posto.


Noi siamo a favore della soprelevata e vogliamo vedere i progetti mentre si cinge d’assedio Montecatini completando da una parte i lavori lato Pistoia e iniziando quelli lato Lucca  senza un progetto unitario per costringerci poi a fare una scelta obbligata. Chi è lei sig. sindacalista per giudicare la soprelevata asserendo che è un progetto irrealizzabile con quale autorità e spudoratezza si permette di pontificare quali conoscenze tecniche guidano il suo giudizio? 
 
Al centro degli interessi del sindacato, della regione e delle amministrazioni locali ci deve essere l’interesse per la valorizzazione dei luoghi non la loro distruzione per andare più veloci. Crediamo che un sindacato non possa pensare di giustificare acriticamente la distruzione di una piccola città turistica e in generale un territorio sbandierando il progresso e la mobilità dei lavoratori senza pensare all’economia turistica, peraltro molto fragile, su cui si basa l’economia di Montecatini e della Valdinievole. 
 
Ricordiamo ancora che la ferrovia a Montecatini attraversa il centro della città e rischia, con un progetto sbagliato, non solo di perdere l’unica occasione di riqualificazione urbana per gli anni a venire ma di subire una compromissione urbanistica e sociale dell’abitato tale da danneggiare in modo irrimediabilmente l’immagine turistica della città e conseguentemente la sua economia. 

A tal proposito vogliamo, di nuovo, segnalare che sulla costa ligure e adriatica, in occasione del raddoppio delle linee ferroviarie, queste sono state spostate verso l’interno liberando la costa e creando un’occasione unica e insperata valorizzazione del territorio con la creazione, sui vecchi tracciati, di piste ciclabili incentivando così la mobilità dolce e dando così un nuovo impulso al turismo.

 

La nostra Regione invece cosa ha fatto? Niente, anzi ha avallato l’irragionevole distruzione di territori ad alto valore ambientale, come nel caso di Serravalle, e la divisione dell’abitato di Montecatini Terme, città che ambisce ad entrare nel patrimonio dell’umanità, con un corridoio ferroviario a servizio forse non soltanto di pendolari ma per far arrivare più velocemente le merci a Pisa e a Livorno magari di notte quando i pendolari non viaggiano".

Fonte: Comitato Montecatiniunasola
 
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