Pubblichiamo la lettera aperta del consigliere comunale Giampaolo Pagliai a una ex vice sindaco che "ci racconta ancora mezze verità".
 
"1) Nessuno ha mai sostenuto che la verifica sismica della “Balena” sia stata fatta dalla giunta Tomasi (del resto la verifica fu depositata al genio civile il 6 luglio 2017). E' vero invece, che a partire dal 2003 (ordinanza n. 3274 del Consiglio dei Ministri, che stabiliva che entro 5 anni tutti gli edifici scolastici dovevano essere verificati) fino al 21/06/2017 il Comune ne aveva verificati  4, e che dal 2017 a oggi la nuova giunta ne ha verificati 32.

2) Capisco la rabbia  e lo sconforto, ma un ex vicesindaco che arriva ad affermare il falso, cioè che “la ristrutturazione della Balena sia stata finanziata dalla Fondazione Caripit e per il resto usando mutui richiesti in precedenza per altri interventi, andando così a penalizzare il piano di sicurezza stradale, i marciapiedi e i lastricati, come quello di via Palestro ed il ponte di Igno”, è un fatto di una gravità inaudita. E' vero invece che la cifra complessivamente spesa è stata di 556.500 euro, e deriva per 173.000 euro dalla Fondazione Caripit, per 6.500 euro dall'alienazione di un immobile, e per 377.000 euro da mutui e residui di economie per vari lavori conclusi e contabilizzati.

3) Il trasporto da Chiazzano a via Bassa della Vergine è stato assicurato a tutti i bambini.

4) L'affermazione che per l'inaugurazione della scuola di via Bonellina, ora trasferita al centro sociale l'Argine, non sia stato invitato il “comitato locale” è veramente ridicola.

5) Nel quinquennio 2012-2017 i faraonici piani di investimento della giunta in carica prevedevano circa 130 milioni di euro di opere da realizzare, di fatto ne sono state realizzate soltanto circa 9 milioni;

6) Dal 2012 al 2017 per le manutenzioni agli edifici scolastici complessivamente sono stati spesi circa 500.000 euro. Mentre dal giugno 2017 a oggi sono stati spesi, per gli edifici scolastici, circa 2 milioni e mezzo, e tra questi  i 627 milioni di euro per i lavori alla Girandola, finanziati per 427 mila euro dal Comune e per 200 mila euro dalla Fondazione Caripit, nonostante questo contributo fosse stato precedentemente stornato per inerzie politiche, burocratiche e amministrative da imputarsi alla giunta precedente".