"Di prima mattina - spiega il consigliere regionale del Pd Marco Niccolai - sono stato contattato da alcuni cittadini di Cireglio, esasperati dai problemi con l'ufficio postale di riferimento. Mi sono subito recato ad ascoltarli, perché conosco bene i disservizi creati dagli uffici postali in questo periodo. 

La sede di Cireglio, infatti, durante la settimana è aperta soltanto il venerdì mattina, non effettuando quindi le tre aperture settimanali previste dal regime ordinario. Regime ordinario che ormai, nella fase in cui siamo, non ha ragione di non essere applicato. 

La situazione è inaccettabile, e crea un grave disservizio per la cittadinanza. Cireglio è il simbolo di vari uffici postali della provincia che si trovano ancora, incomprensibilmente, a orario ridotto. Sembra che per Poste la cosiddetta fase 3 non sia iniziata!

E questo è solo l'ultimo dei tanti problemi riscontrati con gli uffici postali del territorio dall'inizio di questa difficile emergenza che stiamo vivendo. Nel corso degli scorsi mesi infatti, mi sono rivolto sia informalmente che formalmente a Poste per cercare di evidenziare e porre rimedio a tutta una serie di problematiche con la gestione degli uffici, ma i risultati ottenuti si dimostrano ancora non all'altezza delle aspettative. 

Stante la perdurante insofferenza di Poste ai nostri continui appelli, ho deciso che nei prossimi giorni presenterò un'interrogazione alla giunta regionale affinché venga presa una iniziativa formale per un problema che riguarda varie province toscane".

Come hanno spiegato Carlo Franceschi e Marcello Giacomelli, del circolo Pd "4 paesi democratici" (Orsigna, Pracchia, Cireglio, le Piastre) "il problema li ha spinti a dare il via ad una raccolta firme per una petizione diretta a Poste Italiane, al prefetto e al sindaco, che convinca Poste a ritornare a garantire il servizio previsto. La raccolta è in corso ed ha già visto adesioni di decine di cittadini in pochi giorni".

"Il nostro obiettivo è quello di ottenere il ripristino del servizio pre-Covid, per lo meno con aperture in alternanza nei vari uffici dei quattro paesi. La nostra, infatti, è una zona montana, abitata da moltissimi anziani. Che non avendo dimestichezza con i servizi telematici, hanno bisogno di avere degli uffici di riferimento in loco per poter svolgere le loro incombenze postali. Riguardo al problema, poi, i consiglieri comunali del Pd hanno presentato un'interpellanza al sindaco, per capire come vuole reagire il Comune al problema. Questo problema si presenta subito dopo il dibattito della questione legata alla mancata nomina del medico di base - continuano Franceschi e Giacomelli. Le nostre sono zone di cui si parla spesso, quando si affrontano i temi dello sviluppo delle aree montane, ma se poi si tagliano i servizi essenziali, si parte decisamente male. Non si possono aspettare i fulmini a ciel sereno per affrontare i problemi".