I Giovani democratici di Pistoia intervengono dopo la decisione da parte del consiglio comunale di Lucca di negare l'intitolazione di una strada a Sandro Pertini.

"Quello che è successo negli scorsi giorni a Lucca lascia senza parole. La maggioranza del consiglio comunale ha deciso di votare contro a una mozione del Pd che chiedeva l’intitolazione di una strada al Presidente Sandro Pertini.

Lo stesso sindaco di Lucca, Mario Pardini, ha deciso di non votare la mozione, seguendo la sua maggioranza, che ricordiamo essere sostenuta anche da Casapound.

Quello che ci colpisce, non solo come partito, ma come cittadini, è vedere nell’aula di un consiglio comunale, che dovrebbe rappresentare più di tutte la casa della democrazia locale, che esponenti della destra abbiano pronunciato motti fascisti come “A noi!”, infamando la memoria della Resistenza e l’antifascismo su cui si basa la nostra democrazia. Frasi di questo tipo sono inaccettabili, soprattutto nelle istituzioni dello Stato, che invece dovrebbero salvaguardare la democrazia.

Come se non bastasse, è triste vedere come la stessa destra nazionalista scelga, ancora una volta, la strada dell’incoerenza: decidendo di non intitolare una via a un grande Italiano, un uomo che ha messo a repentaglio la sua vita per la libertà di tutti noi, un uomo che oltre ad aver ricoperto la più alta carica dello Stato, è anche stato un partigiano.

Il nostro appello, quindi, vuole condannare i gravi comportamenti della maggioranza in consiglio comunale a Lucca e soprattutto vogliono esprimere vicinanza alla comunità lucchese, che ha dovuto subire questo triste e terribile teatro, che riporta ad anni oscuri della nostra storia.

Ci sorprende, per concludere, che Alessandro Tomasi non abbia ancora preso le distanze dall’amministrazione lucchese, che lui stesso credeva “potesse avviare un ciclo di buon governo”, anche con l’aiuto dell’assessore di Casapound Fabio Barsanti, che il sindaco stesso disse di conoscere e apprezzare da tanti anni. Tutto questo è inaccettabile, non si può andare avanti così, oggi più che mai bisogna tornare a parlare di antifascismo, di libertà e Resistenza. Senza questi elementi non c’è democrazia".