Intervenire con la caccia e la sua regolamentazione su un problema sentito da tutti. Le Province di Pistoia, Pisa e Firenze organizzano per venerdì 20 maggio, in collaborazione con la Regione Toscana, un convegno nazionale sul prelievo in deroga dello storno. Il convegno si svolgerà presso l'Auditorium di Larciano piazza Vittorio Veneto (inizio ore 8,30 per tutta la giornata).

Questa specie è quella che arreca maggiori danni all'agricoltura, se si escludono gli ungulati, in quanto si alimenta con colture di alto pregio come frutta, uva e olive. Tale problematica, particolarmente sentita in Toscana dove l'anno scorso la specie non è stata cacciata, sarà affrontata attraverso interventi di tecnici del settore,  del mondo scientifico e delle amministrazioni regionali.  Nel pomeriggio si terrà una tavola rotonda sul tema, con interventi delle Associazioni nazionali agricole, venatorie e ambientaliste. Le conclusioni saranno a cura dell'assessore della Regione Toscana all'agricoltura Gianni Salvadori (ore 17.30). Al termine sarà possibile visitare l'area umida di grande valore ambientale e naturalistico del Padule di Fucecchio.

La Federazione Italiana della Caccia Nazionale organizzerà inoltre il 19 maggio, insieme alla Regione Toscana, a San Rossore (PI), in sinergia con il convegno sul prelievo in deroga, un*iniziativa per analizzare la possibilità di reinserimento dello storno fra le specie cacciabili a livello nazionale. Con queste due giornate sullo storno sarà quindi possibile approfondire in maniera completa le criticità legate a questa specie e le problematiche che essa porta nei confronti del territorio rurale.

La Provincia di Pistoia da tempo sta portando avanti una intensa attività di contenimento dei danni da fauna selvatica, ottenuta grazie alla azione congiunta di gestione sul territorio. Le specie più dannose nel 2010 sono state il cinghiale, il cervo, il capriolo e lo storno. Grazie alle attività di gestione svolte sugli ungulati, specie di diretta gestione provinciale,  il dato da segnalare è fortemente positivo: i danni sono diminuiti nel 2010 complessivamente del 30%, con importi accertati da 145.000 del 2009, ai 98.000 del 2010. Un risultato a cui si è arrivati grazie alla pianificazione dell'attività di gestione e controllo sul territorio realizzata da Provincia e ATC 16, con la partecipazione della Polizia Provinciale.

Il danno da storno nel 2010 invece, nonostante le misure di  prevenzione intraprese, è risultato molto elevato.Per questo, oltre a una tavola rotonda (ore 14.30) sulle prospettive della gestione sullo storno con presenze del Parlamento Europeo, associazioni agricole, venatorie e ambientaliste, si confronteranno nella mattinata anche varie situazioni territoriali con interventi da Emilia Romagna, Umbria, Marche, Veneto, Puglia.Collaterale al convegno anche una mostra di poster di professionisti del settore sui temi: esperienze e metodologie di monitoraggio delle popolazioni ornitiche; Valutazione dell'impatto dell'avifauna sulle attività antropiche, esperienze e metodologie di riduzione del danno delle popolazioni ornitiche, Human dimensions of wildlife management: La possibile convivenza delle attività umane con le popolazioni selvatiche.

"Abbiamo organizzato questo convegno per scopi molto pratici - dice l'assessore provinciale alla caccia Rino Fragai - viste anche le importanti partecipazioni, la nostra richiesta alla Regione è quella di consentire la caccia in deroga allo storno. Questo sulla base della nostra ricognizione di questo ultimo anno, della quantificazione dei danni e delle azioni preventive che hanno dato risultati che confermano l'urgenza di questa scelta. Inoltre vogliamo rilevare la necessità, da parte del Governo centrale, di farsi interprete presso l*Unione Europea della richiesta di reintroduzione dello storno tra le specie cacciabili del nostro paese, come già avviene negli altri paesi del bacino mediterraneo. Dunque un incontro per arrivare a una soluzione di un problema molto sentito sul nostro territorio ma non solo, come dimostreranno altri interventi".

 Il programma prevede:

8.30    Apertura segreteria e iscrizione al convegno

9.00    Saluti delle autorità: sindaco del Comune di Larciano; presidente della Provincia di Pistoia Federica Fratoni; assessore alla caccia della Provincia di Pistoia Rino Fragai; presidente ATC Pistoia 16 Moreno Mencarelli

 Inizio lavori: presiede l'assessore alla caccia della Provincia di Firenze Laura Cantini 

9.15     I danni dello storno all'agricoltura Dott. Marco Ferretti - Provincia di Pistoia 

9.30     I metodi ecologici e i piani di controllo per lo stornoDott. Vito Mazzarone - Provincia di Pisa 

9.45     La normativa europea: i paesi mediterranei e il regime delle derogheDott. Federico Merli - Provincia di Firenze 

10.00   Le linee guida per la gestione delle deroghe a livello nazionaleDott. Alessandro Andreotti - Dirigente ricercatore ISPRA  

11.00  coffee break Ripresa lavori: presiede l'Assessore alla caccia della Provincia di Pisa Giacomo Sanavio  

11.30   La gestione dello storno in Regione ToscanaDott. Paolo Banti - Dirigente del Settore Fauna Regione Toscana La gestione dello storno nelle Regioni che hanno applicato il regime del prelievo in deroga nel 2010 Regione Emilia Romagna, Regione Veneto, Regione Umbria, Regione Marche, Regione Puglia 

13.00 pausa pranzo 

14.30 Tavola rotonda moderata  Dott. Luca Patrignani "Le prospettive per la gestione dello storno in Italia: l'attuazione delle deroghe" con gli interventi programmati di: associazioni agricole nazionali, associazioni venatorie nazionali, Legambiente nazionale, Silvano Toso (Dirigente ISPRA) 

17.30  Conclusioni   Assessore Gianni Salvadori Regione Toscana 

A seguire, su prenotazione, visita guidata al Padule di Fucecchio