Il Pd (come scriviamo in un articolo precedente) presenta una mozione sugli esiti del referendum sull'acqua, ma (almeno per ora) questo non basta alla Rete Beni Comuni Valdinievole.

"E' importante, a mio giudizio - scrive in una lettera Michelangelo Minghi, in rappresentanza del movimento - che tutti i partecipanti alla Rete per i beni comuni prendano parte dalla seduta del consiglio comunale: non è un consiglio aperto, come avevamo chiesto, ma è l’occasione per sentire le opinioni dei rappresentanti del popolo nell’istituzione più vicina ai cittadini.
Dal mio punto di vista la mozione non va nella giusta direzione: il consiglio comunale dovrebbe impegnare sindaco e giunta a garantire la piena operatività del secondo quesito referendario che riguarda le tariffe, e in particolare l’eliminazione della remunerazione del capitale investito dalle nostre bollette.
Queste, in sintesi, le mie critiche alla mozione.
Nelle premesse della mozione si legge "verificata" l’impossibilità della diretta applicazione degli esiti referendari per le amministrazioni aventi in essere dei contratti con società gestrici". Chi ha fatto queste verifiche ?
Secondo la Corte Costituzionale, con la sentenza che ha ammesso al voto il secondo quesito referendario, le cose stanno in maniere diversa.
Il Comune di Montecatini Terme, proprio per la sua singolare posizione nel panorama nazionale (affidamento esistente alla data di entrata in vigore della legge Galli), ha la piena titolarità di contrattare con il gestore del servizio di acquedotto, e può imporre l’adeguamento delle tariffe con l’eliminazione della quota divenuta illegittima relativa alla remunerazione del capitale investito.
Domando: il sindaco, la giunta e la maggioranza si sono mossi in questa direzione ?
E ancora, in occasione dell’assemblea dell’ATO 2 del 6 dicembre 2011 a San Minato, la rappresentante del Comune di Montecatini ha votato favorevolmente alla proroga dell’affidamento della gestione del servizio ad Acque Spa (che per Montecatini significa gestione del servizio di fognatura e depurazione), e ha votato a favore delle nuove tariffe del servizio idrico che comprendono ancora la quote illegittima della remunerazione del capitale investito.
Il consiglio comunale di Montecatini Terme ne è venuto a conoscenza? I consiglieri non hanno niente da dire in proposito?
La giunta comunale di recente ha approvato le tariffe del servizio acquedotto 2012: non ho ancora ricevuto la documentazione completa di cui ho chiesto l’accesso agli atti (mi manca il più e il meglio, cioè la lettera con cui Acque Toscane ha comunicato i dati per la tariffazione 2012), ma suppongo che le tariffe siano di nuovo comprensive della quota illegittima della remunerazione del capitale investito. Il consiglio comunale lo sa ? I consiglieri ne sono a conoscenza ?
Nelle scorse settimane ho trasmesso per posta elettronica certificata, per conto della Rete per i Beni comuni della Valdinievole, una richiesta di consiglio comunale aperto. Ho indirizzato la richiesta al sindaco, al presidente del consiglio comunale ed a tutti i consiglieri. Come mai non è stato dato corso a questa richiesta, aprendo la possibilità di dialogo ed intervento a tutti i cittadini, invece di predisporre una mozione?
Rinnovo l’appuntamento: lunedì 2 aprile sala del consiglio comunale di Montecatini Terme (viale Verdi 46), dalle ore 21,15 (la mozione è al punto 10 dell’ordine del giorno)".