Due vittorie e tre sconfitte nel bilancio dell’ultimo weekend del Pistoia Basket Junior.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 annuncia di aver raggiunto un accordo fino al 30 giugno 2025 con l’ala Maurice Kemp Junior. Il giocatore indosserà la maglia numero 9.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con l’ala americana Elijah Childs.
Dal 21 al 24 novembre va in scena la prima tappa della fase eliminatoria della Ibsa NextGen Cup 2025.
Le statistiche rappresentano gli ingredienti dei record e ogni primato dà vita a tantissime curiosità.
As Estra Pistoia Basket 2000 comunica che, in occasione dell’ultima assemblea del consiglio di amministrazione del club, è stato ratificato l’ingresso di una quinta persona che ricoprirà il ruolo di consigliere.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con il pivot Luka Brajkovic.
As Estra Pistoia Basket 2000 è lieta di annunciare la firma dell’accordo, fino al 30 giugno 2025, con l’ala/pivot americana, con passaporto lettone, Andrew Smith.
“C’era una volta un cancro” e “Il male curabile” sono i titoli dei libri scritti rispettivamente da Maria Rosaria de Luca e Michele Cuccuzza, che saranno presentati venerdì 7 settembre a Montecatini Terme alle 17 nell’area Expo&Lounge Area Kursaal.
L’evento è stato fortemente voluto da un’idea di Fabrizio Frizzi, che ha trovato supporto in Patrizia Mirigliani, da sempre sensibile ai temi della salute, in particolare delle donne.
E sono proprio le donne a raccontare le donne in “C’era una volta un cancro”, edito da Armando Editore e presentato nello scorso Salone Internazionale del Libro di Torino. Il libro, curato da Maria Rosaria De Luca e Danila Lostumbo racconta attraverso 15 ritratti fotografici in bianco e nero, – realizzati da Claudio Porcarelli -, storie di donne che hanno fatto a pugni con la malattia, e hanno vinto.
“Ogni ritratto è raccontato da quindici giornaliste, che con grande entusiasmo, hanno accettato di narrare la storia di queste donne che hanno rivoluzionato in positivo la loro vita, divenendo oggi esempio, forza e motivo di speranza per tante altre ancora stanno seguendo un percorso di cura – spiega Maria Rosaria De Luca -. Sono storie vere, drammatiche ma raccontate con leggerezza. Queste quindici donne hanno in comune una particolarità: si sono ammalate di cancro e ne sono guarite. Si considerano fortunate e vogliono mandare un messaggio fiducia e di speranza a coloro che ancora si trovano a confrontarsi con la malattia. Questo libro – prosegue - vuole essere anche un veicolo diverso ma ugualmente valido per educare ogni donna alla prevenzione: anni di studio hanno dimostrato che la diagnosi precoce rappresenta l’arma più efficace nella lotta contro il tumore”.
Alla conferenza interverranno Isabella Rauti, Consigliere della Regione Lazio e Vicepresidente della Consulta Nazionale Femminile della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT), Fabrizio Frizzi, Patrizia Mirigliani, Maria Cerimele, direttore sanitario dell’Asl di Viterbo e Ughetta Lanari, una delle protagoniste del libro.
Il secondo libro presentato è il nuovo impegno editoriale di Michele Cucuzza, giornalista e conduttore Rai, dal titolo “Il male curabile”, edito da Rizzoli. L’opera, anch’essa presentata al Salone Internazionale del Libro di Torino, nasce dall’incontro tra Cucuzza e Mauro Ferrari, “lo scienziato attualmente forse più all’avanguardia nel trattamento del cancro”.
“La vita del protagonista del libro, Mauro Ferrari, una laurea in matematica, un master a Berkeley e un posto di professore associato all’università della California, è cambiata profondamente quando la moglie, madre dei suoi due figli, si è ammalata di tumore e non è riuscita a vincere questa battaglia – racconta Cucuzza -. Da allora egli si è dedicato anima e corpo alla lotta contro il cancro, che ha deciso di affrontare con un approccio assolutamente originale, basato sull’applicazione delle nanotecnologie alla medicina. Ha fatto ricorso a ghiandole artificiali capaci di rilevare il cancro e somministrare autonomamente il medicinale; nanovaccini che risvegliano il sistema immunitario; diagnosi effettuate attraverso una semplice analisi delle proteine; robot chirurghi e sofisticati manichini-pazienti su cui fare pratica. Questa è soltanto una piccola parte di quanto oggi si sta continuando a sperimentare al Methodist Hospital Research Institute di Houston in Texas, da lui diretto. Ferrari – ha concluso -, ha indirizzato le sue ricerche nelle applicazioni delle nanotecnologie alla medicina, e i risultati sono stati entusiasmanti, tanto che la speranza di abbattere la mortalità per cancro e rendere la qualità della vita migliore comincia a essere concreta”.