Il Commissariato ha segnalato all’autorità giudiziaria 58 persone residenti in varie regioni d’Italia per il reato di occupazione di terreni ed edifici e spettacoli e trattenimenti pubblici senza licenza.
Nello specifico il fatto risale alla metà dello scorso mese di giugno quando in zona S.Quirico era stato segnalato un folto gruppo di persone che si erano date convegno per un rave party che era andato avanti presumibilmente per tutta la serata e la notte precedente alla segnalazione.
Personale del commissariato di Pescia e della stazione dei carabinieri, si recavano sul posto dove accertavano che  un numero imprecisato di persone aveva occupato il piazzale antistante una privata abitazione in disuso con annesse tettoie utilizzate come riparo per la notte; nello spiazzo erano state installate delle tende da campeggio, avevano collegato un tubo di plastica per attingere l’acqua dal vicino ruscello, avevano acceso il fuoco all’interno del forno artigianale ivi presente per la preparazione di pizze, focacce ed altro, avevano attivato un generatore di corrente elettrica per attivare le luci e la musica a dimostrazione che l’evento faceva capo ad una ben precisa organizzazione e non si trattava di un ritrovo occasionale.
Il personale intervenuto, in netta inferiorità numerica, ha proceduto all’identificazione di alcuni dei partecipanti che si stavano allontanando e, nell’occasione, personale dei Carabinieri trovava due soggetti in possesso di sostanza stupefacente dichiarata per uso personale e procedeva alle segnalazioni di legge oltre che al sequestro della sostanza.
Venivano rilevate le targhe di tutte le autovetture parcheggiate nei pressi del luogo e quelle che se ne stavano allontanando alla vista delle forze dell’ordine.
Dallo sviluppo  delle targhe il commissariato ha portato avanti una vasta attività di indagine interessando gli uffici di polizia dei luoghi di residenza degli intestatari al fine di chiarire chi fosse l’utilizzatore del mezzo alla data del fatto e, soprattutto, quali sono state le modalità di comunicazione e di organizzazione dell’evento, proprio allo scopo di risalire ai promotori materiali.
Al termine di tali accertamenti sono state identificate 58 persone che hanno effettivamente partecipato al rave party e che si sono riunite in quel luogo richiamate da una comunicazione divulgata su internet e trasmessa via via tramite face book ad un numero indeterminato di persone.
Il proprietario del fondo e dell’abitazione ha presentato regolare denuncia, evidenziando che non ha rilevato danneggiamenti particolari, ma  la presenza dei residui dei cibi  e delle bevande consumati, nonché le tracce lasciate dall’installazione di tende e ripari apprestati per trascorrere la notte.
Le persone denunciate sono residenti sia a Pisa, Firenze, Pistoia, ma sono provenienti anche da altre Regioni d’Italia come Marche, Lombardia e Emilia Romagna, risponderanno tutte in concorso del reato di occupazione di terreni ed edifici e per l’organizzazione e la partecipazione ad uno spettacolo pubblico non autorizzato.