Riceviamo e pubblichiamo una dichiarazione ufficiale di Patrizio La Pietra (Pdl): "Quello che penso non è sicuramente in tendenza con la linea politica del Governo e credo che anche con questo ddl si stia creando un altro pasticcio all’italiana. Se è vero che una riforma istituzionale debba essere fatta, questa deve partire da un’analisi di tutto il sistema istituzionale e non cercare la vittima sacrificale sull’altare del populismo imperante. Voler trasformare un ente come la provincia in un ente di secondo livello creerà una situazione di ingovernabilità oggettiva dei territori, con i sindaci che per natura del loro ruolo difenderanno i propri territori e dove i sindaci dei grandi comuni la faranno da padrone sugli altri eliminando quella cabina di regia e camera di compensazione rappresentato dalle attuali province. Non entro in merito alla favola dei risparmi, perché non ci saranno. Non colpiranno la struttura in quanto tale, perché dipendenti e uffici continueranno ad esistere anche se sotto altri enti, ma colpiranno solo la partecipazione democratica dei cittadini che non avranno più la possibilità di eleggere i propri rappresentanti in seno al consiglio provinciale. I costi della democrazia in un paese civile devono essere garantiti, cosa diversa sono i costi della politica che in questi anni certamente non ha mostrato il meglio di se stessa. Ma questo non deve spingerci verso una deriva antidemocratica, dove in nome di un risparmio economico, peraltro da verificare, si taglia la rappresentanza democratica e la gestione delle istituzioni. La lotta deve essere fatta contro gli sprechi, le ruberie i corrotti e i corruttori creati da un sistema e da un pensiero generale dove da anni è scomparso il senso Civico, il senso dello Stato e il rispetto delle Istituzioni, ma questo purtroppo è un male che non riguarda solo la politica".