Luigi Giorgetti, Gionata Giacomelli, Ilena Ieri, Federico Maltagliati e Omero Nardini intervengono per proporre il loro "cantiere di idee".

"Una proposta elettorale di centro-sinistra, capace di aprirsi alle migliori esperienze di cittadinanza attiva (quelle della fitta rete dell'associazionismo locale, del comitato in difesa della stazione ferroviaria, dell'ambientalismo, ecc.), al mondo cattolico e a quello giovanile, di intercettare le esigenze delle categorie produttive, da anni ignorate dal governo locale, con l'obiettivo di inaugurare una nuova stagione politico-amministrativa, disegnando un futuro sostenibile per la comunità, imperniato su buone pratiche nel campo dell'urbanistica, della gestione dei rifiuti, delle forme dell'economia locale, delle politiche ambientali, della valorizzazione delle qualità del nostro territorio: questa prospettiva era stata indicata dal gruppo recentemente costituitosi denominato “Sinistra per Buggiano”.

La proposta è stata sottoposta in primo luogo al Pd, dimostratosi però indisponibile a un rinnovamento nei contenuti e nei metodi di governo della comunità e, soprattutto, indisponibile ad accettare un codice etico per gli amministratori, comprensivo del delicato tema dei conflitti di interesse. L'ipotesi sulla quale si è poi lavorato prevedeva, se fosse andata a buon fine questa idea della proposta aperta e inclusiva, che Luigi Giorgetti sarebbe stato candidato a sindaco.
 
Il progetto non è però andato a buon fine sostanzialmente per due ragioni: in primo luogo perché la costruzione di un percorso così ambizioso ed inclusivo aveva bisogno di tempi ben più lunghi di quelli che l'imminenza dell'evento elettorale ha concesso; in secondo luogo perché il dibattito politico nella comunità di Buggiano è andato inaridendosi in questi ultimi dieci anni ed è venuta quindi meno quella trama di relazioni e quel tessuto di confronto sui temi emergenti della collettività che predispone ad una fattiva interlocuzione i diversi soggetti.
 
Ma se è venuta meno la possibilità di mobilitare adesso la comunità su un progetto di rinnovamento, perché non siamo riusciti a creare le indispensabili relazioni, è certo che la prospettiva a cui abbiamo lavorato in questi ultimi due mesi rimane viva e appare anzi come l'unica proposta seria per il futuro della nostra comunità.

Ecco perché sentiamo fortemente l'esigenza di continuare a incontrarci e a occuparci delle questioni collettive; ecco perché pensiamo di lavorare per far crescere la qualità dell'impegno sociale e politico, chiamando a questo compito le migliori energie della comunità. Proveremo, quindi, a costruire una sorta di cantiere di idee per la comunità, che offra anche possibilità di approfondimento culturale sulle diverse questioni del nostro tempo".