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Iniziando dalle imprese .....
HOCKEY

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IPPICA

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CALCIO

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BASKET

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BASKET

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LARCIANO
Emozioni e riflessioni nel racconto del Viaggio della Memoria svolto dai ragazzi della scuola "F. Ferrucci"

27/4/2014 - 16:59

Dachau – Peißenberg. La Pace è un tema chiave attorno al quale costruire un percorso formativo per i ragazzi che frequentano l'Istituto secondario di primo grado “F. Ferrucci” di Larciano. Una pace che trova nella conoscenza dei fatti storici e nella conservazione della memoria degli strumenti chiave per accompagnare gli studenti nella loro crescita umana e civile. La scuola per perseguire al meglio questo obiettivo di educazione alla pace, inserito all'interno dei suoi percorsi di contenuto disciplinare, ha accolto l'invito dell'amministrazione comunale di Larciano di effettuare una visita al Campo di concentramento di Dachau in Germania ed ha ricevuto per questo un contributo finanziario di 3000 euro.

Nei giorni 3-4-5 aprile ben 70 alunni delle classi terze sono stati accompagnati a visitare Dachau, Monaco e Peissenberg, tre luoghi con significati particolari e importanti per motivi diversi. 

Il campo di Dachau appartiene ad un capitolo doloroso della seconda guerra mondiale poichè in esso si sono verificati avvenimenti atroci e può essere risultata una visita per certi versi triste e faticosa a dei giovani studenti di 13-14 anni ma questo è il modo più efficace e reale di conoscere e non dimenticare gli errori del passato. Nel diario di viaggio un'alunna ha scritto: “Io avevo letto sui libri di storia cosa fossero i campi di concentramento ma solo quando ci sono entrata dentro ho capito veramente come erano fatti e quale fosse lo stato di umiliazione e sofferenza degli internati” Un altro ha espresso così il suo pensiero: ”Non credevo potessero gli uomini comportarsi in modo tanto mostruoso verso altri uomini e, ad essere sincero, non ho capito come sia potuto accadere senza che nessuno li fermasse prima”

Riflessioni semplici ma molto profonde che rendono chiaro il valore educativo e formativo di questo viaggio della memoria. 

Al termine della visita guidata, gli alunni guidati dall'assessore Falasca Fabrizio di Larciano accompagnato dall'assessore Picchi Valentina di Cerreto Guidi, dove si trova il Museo della Memoria Locale, presso il quale verrà presentato e conservato il documento audio-video che testimonierà il lavoro svolto nell’ambito del progetto Educare alla Pace 2014, hanno scelto di deporre una corona al monumento ai caduti nel Campo facendo un minuto di raccoglimento e l'assessore Picchi ha dichiarato che ogni persona che visita luoghi come il campo di Dachau si carica di una responsabilità: “Noi come voi ragazzi siamo titolari di una conoscenza che non è quella di tutti…da questo momento in poi voi siete come le persone che hanno vissuto questa realtà e gli eventi accaduti in questi campi” e ha continuato “chi vi ha portato qui, le istituzioni da una parte e la scuola dall’altra, lo ha fatto perché voi foste cittadini del domani responsabili” e ha concluso con un appello ai ragazzi “La conoscenza. Voi dovete essere titolari della conoscenza dei fatti, soltanto essendo a conoscenza dei fatti potrete essere liberi di scegliere, e questo vale in ogni campo della vita”.

“A voi giovani spetta di ricordare e avere memoria di tutto ciò - ha continuato l’assessore Falasca - ma soprattutto tocca a voi il compito di continuare a costruire un’Europa socialmente giusta in cui tutti sono cittadini liberi di attraversarla, in ogni paese che la costituisce. Ora, dopo il dolore vissuto attraversando insieme questo campo dell’orrore, nei vostri occhi vorrei non solo leggere la tristezza, ma anche la speranza di chi sogna un’Europa dove poter camminare insieme senza paure”

La conoscenza, la memoria devono essere strumenti di pace, non strumenti di odio e rancore. L’assessore Falasca ha tenuto a sottolineare: “Oggi in questa società dove tutto si pesa con il denaro, c’è ancora qualcosa che nessuno può acquistare: la pace. Un bene inestimabile per ogni popolo del pianeta, a voi, a noi e a tutti quelli che vogliono un Paese dove poter vivere nella concordia spetta il compito della memoria di ciò che è accaduto e operare fattivamente per la fratellanza degli uomini.

La novità che è stata inserita all'interno di questo viaggio è stato il soggiorno a Peissenberg, voluto dal sindaco Pappalardo Antonio con lo scopo di far nascere una rapporto di amicizia e collaborazione tra i due Comuni a seguito di una serie di scambi che da alcuni anni avvengono tra le due corali e di un gesto, unico nel suo genere, fatto un anno fa dal sindaco Vanni di Peissenberg e da una rappresentanza di cittadini tedeschi, di deposizione di una corona al monumento di Castelmartini alle vittime dell'eccidio del padule di Fucecchio e ai caduti di tutte le guerre.

Il sindaco Antonio Pappalardo ha così pensato di voler ricambiare il gesto andando a Peissenberg a rendere omaggio ai loro morti in guerra. Si è svolta una cerimonia al monumento dei caduti della prima e della seconda guerra mondiale di Peißenberg, durante la quale il sindaco Vanni ha dichiarato: “Il nostro obiettivo è di coltivare l'amicizia tra le città di Larciano e di Peißenberg. Ciò presuppone tuttavia un sincero confronto con i fatti del passato che gravano sui nostri rapporti, al fine di superare ogni conflitto latente ancora presente e di dar forma insieme a un futuro libero da rancori e pregiudizi. Stimolando nelle nostre città il ricordo degli orrori della guerra desideriamo quindi porre le basi di un futuro comune di pace, caratterizzato da sentimenti duraturi di amicizia e rispetto.” Ha continuato poi descrivendo il significato del gesto che i due sindaci stavano facendo: “deponendo oggi questa corona di alloro, vogliamo far sì che il passato con i suoi orrori non venga rimosso e dimenticato, vogliamo che non si dimentichi mai cosa significa la guerra e che fonte di distruzione, disperazione e di dolore essa sia per gli uomini. Un tale oblio potrebbe infatti portare nuovamente a considerare la guerra come possibile soluzione di conflitti. L'amicizia tra comuni di Paesi diversi è senz'altro anche un piccolo contributo a un futuro di pace in Europa.”

Il sindaco Antonio Pappalardo ha risposto affermando con forza che Larciano e la sua comunità da sempre mantengono viva la memoria di quei fatti ricordandone il dolore e rendendo omaggio alle sue vittime. L’amministrazione comunale insieme a quelle dei comuni vicini, a fianco dei familiari, si è costituita parte civile nei procedimenti penali affinchè fossero individuati e colpiti i responsabili materiali di quegli atti, per verità, giustizia e dignità.” La ricostruzione dei fatti è necessaria e deve essere strumento a disposizione per l’avvio di un cammino di riconciliazione. Tale percorso è stato avviato il 18 novembre 2008 quando, in una dichiarazione congiunta rilasciata a Trieste in seguito alla visita al museo del campo di concentramento nazista della Risiera di San Sabba, i Ministri Esteri italiano e tedesco ribadirono la condivisione degli "ideali di riconciliazione, solidarietà e integrazione che sono alla base del processo di costituzione dell'Europa.

Da allora, come esito di quel rapporto, Italia e Germania hanno avviato un cammino che, senza dimenticare o giustificare e mantenendo fermo il ricordo e la condanna delle stragi di innocenti, intende lavorare per riconciliare e proseguire nel cammino di pace indicato dai padri fondatori l'Unione Europea. Ed ecco che il gesto fatto dal sindaco Antonio Pappalardo si colloca proprio all’interno di tale percorso, come ha dichiarato durante la cerimonia a Peissenberg: “Un gesto che, condannando e ripudiando la guerra, vuol dimostrare la mia riconoscenza e la mia gratitudine per quello che, esattamente un anno fa, avete sentito di compiere in onore e ricordo dei nostri caduti. Un gesto che non vuole ne dimenticare ne giustificare chi materialmente si e' macchiato di tali crimini efferati ma allo stesso tempo, non vuole condannare chi non ha nessuna colpa di quegli atti.”

Rassicurando che Larciano continuerà a lavorare per il ricordo e la condanna di quei fatti e di chi li ha compiuti, non per odio ma per dignità, giustizia e verità, il sindaco Pappalardo ha concluso dicendo: “Che sia di stimolo a tutti per far si che si lavori per la pace fra i popoli e l'amore fra gli individui, affinchè a questi giovani che oggi sono qui con noi in questo viaggio della memoria condivisa, possiamo essere di esempio positivo e lasciare in loro la speranza che queste tragedie non si ripetano mai più'.”

Fonte: Antonio Pappalardo - Sindaco di Larciano
 
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