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TIRO A SEGNO

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PODISMO

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CALCIO

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BASKET

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BASKET

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BASKET

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VALDINIEVOLE
Codice Rosa: anche i farmacisti sentinelle a tutela delle vittime di abusi e violenze

29/5/2014 - 17:47

E’ stato presentato stamani il progetto "Il Codice Rosa - formazione e sensibilizzazione delle sentinelle: i farmacisti", a cura di assessorato pari opportunità e Commissione pari opportunità della Provincia di Pistoia, Asl 3 Pistoia e Ordine dei farmacisti di Pistoia. L’iniziativa è collaterale al progetto regionale “codice Rosa” attivato presso l’Asl 3 Pistoia, volto ad assicurare una rete di riferimento a chi subisce violenza e a sviluppare iniziative di contrasto e prevenzione.

 

Erano presenti il presidente dell’Ordine dei farmacisti, Andrea Giacomelli, e il segretario Cinzia Spagnolo, la presidente della Commissione pari opportunità della Provincia, Marianna Menicacci e, in rappresentanza dell’Asl 3 Pistoia, Monica Bani, coordinamento Codice Rosa, e Gabriella Bellagambi, responsabile zona/distretto Pistoia.

 

“Conosciamo il Codice Rosa, come percorso privilegiato per le vittime di violenza, maltrattamenti ed abusi che purtroppo sempre più spesso si verificano anche in territori come il nostro” ha detto il presidente Ordine dei Farmacisti, Andrea Giacomelli. “La Commissione Pari Opportunità della nostra Provincia, ribadendo l’importanza di una rete di “sentinelle” presenti sul territorio, ha ritenuto che anche i farmacisti che operano nella farmacie di comunità possano svolgere efficacemente questo ruolo di primo contatto, per il rapporto di fiducia che intrattengono con il cittadino e per la loro funzione che spesso travalica l’ambito strettamente sanitario per allargarsi alla sfera del sociale. L’Ordine dei Farmacisti di Pistoia ha accolto la proposta con grande interesse, così da contribuire a formare i farmacisti interessati a questo ulteriore impegno: siamo convinti, infatti, che sia nostro compito essere il più possibile vicini al cittadino e che sia nostro compito tutelare la sua salute anche quando non sono in gioco i concetti standard di malattia, cura e farmaco, ma comunque si possono svolgere funzioni importanti per il benessere psico-fisico della persona. Non solo, riteniamo che la formazione del farmacista, e questo ci riporta alla serata di formazione del prossimo 3 giugno, sia fondamentale per poter offrire al cittadino, che si rivolge a noi con fiducia, un’assistenza più completa e approfondita possibile.”

 

Presidente Commissione pari opportunità, Marianna Menicacci: “ In questi anni di mandato la Commissione provinciale pari Opportunità e l’assessorato alle pari opportunità della Provincia di Pistoia hanno lavorato sul tema della violenza di genere, in sinergia con tutti i soggetti Istituzionali e non del nostro territorio, al fine di promuovere una conoscenza, una sensibilizzazione e una più efficace prevenzione del fenomeno attraverso azioni positive e di concreta ricaduta volte anche ad implementare l’allargamento della nostra azione e collaborazione con una rete di soggetti sempre più vasta. Un lavoro di sinergie che ha visto concretizzarsi una collaborazione proficua con la Asl 9 di Grosseto e con la Dr.ssa Vittoria Doretti, ideatrice del progetto Codice Rosa, che ci ha permesso di capire come il vero strumento di contrasto della violenza siano l’informazione e la conoscenza e la formazione di una cultura e una coscienza comune sul tema. La finalità del progetto “Il Codice Rosa - formazione e sensibilizzazione delle sentinelle: i farmacisti”, è quella di contribuire ad allargare la rete di coloro che possono concretamente e fattivamente contribuire ad incrementare un virtuoso “effetto domino” per la conoscenza del Codice Rosa, ampliando il raggio di azione e non limitandolo esclusivamente agli operatori sanitari e alle forze dell’ordine. In particolare vogliamo puntare alla divulgazione dell’importanza della formazione delle Sentinelle. Figura fondamentale dello strumento Codice Rosa, formata e “addestrata” a riconoscere la violenza, le possibili vittime e favorirne l’accesso al Percorso Rosa e ai servizi presenti sul territorio.”

 

Gabriella Bellagambi, responsabile zona/distretto Pistoia – Asl 3: “L'ingresso attivo dei farmacisti all'interno del nucleo operativo del codice rosa potenzia ulteriormente la rete provinciale interistituzionale contro la violenza. Grazie a questi professionisti, che in molti casi riescono ad ottenere un rapporto diretto ed anche confidenziale con i loro utenti, ed alla diffusione territoriale delle farmacie, anche in contesti limitrofi, potrà essere integrata l'informazione e la prevenzione sul "percorso rosa". I farmacisti, che seguiranno nei prossimi giorni nella nostra Asl3 lo specifico corso di formazione per acquisire le necessarie competenze, si preparano quindi a svolgere anche il delicato compito sociale di orientare e sostenere coloro che chiederanno di essere aiutati, favorendo così lo sviluppo delle azioni previste dalla rete del codice rosa ma soprattutto saranno in grado di indirizzare direttamente le vittime verso i corretti percorsi assistenziali, di tutela e recupero".

 

CHE COS’E’ IL CODICE ROSA

Il Codice Rosa è il progetto deliberato dalla giunta regionale nel 2011 dopo la sottoscrizione del protocollo d’intesa tra la Procura Generale della Repubblica di Firenze e l’Assessore al Diritto alla Salute con l’obiettivo di realizzare una rete regionale per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno della violenza e degli abusi. Nella nostra Provincia è operativo da alcuni mesi ed è stata creata una «Task force interistituzionale» composta da diversi professionisti, competenze, servizi e realtà: medici, infermieri, psicologici, assistenti sociali, Prefettura, Magistratura, Provincia, strutture ospedaliere e territoriali (dipartimenti di emergenza e urgenza, materno infantile, di salute mentale, consultori, ecc…), medici di medicina generale e pediatri di Libera scelta, forze dell’ordine, associazioni, Comuni, centri antiviolenza, centri di recupero ed ora anche i farmacisti, per realizzare azioni coordinate, professionali e tempestive, di prevenzione, ascolto e sostegno alle vittime di abusi e violenze (donne, minori, anziani, omosessuali, ecc…). Alle vittime di violenza vengono riservati percorsi assistenziali protetti che garantiscano privacy e incolumità fisica e psichica. Il personale adeguatamente formato all’accoglienza, all’assistenza ed alla cura delle vittime dovrà immediatamente attivare la task force interistituzionale. In particolare all’interno del pronto soccorso oltre ai normali codici di triage (bianco, azzurro, verde, giallo e rosso) attribuiti ai pazienti sarà istituito un ulteriore codice criptato da utilizzare per identificare i casi in cui vi sia il sospetto che le lesioni siano riferibili a maltrattamenti e abusi.

Fonte: Asl
 
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