PESCIA - Robero Franchini sollecita il sindaco a celebrare e ricordare l'eccidio del 22 luglio 1944.

"Dietro la ferma sollecitazione del mio caro amico Domenico Salvadori mio compaesano, desidero intervenire sulla stampa come cittadino che vive e che ha da più di due secoli le radici della sua famiglia nel piccolo capoluogo della Svizzera Pesciatina, Vellano.

Non sarà facile far capire a tutti che nonostante io faccia parte di una forza politica con ruoli di dirigenza, sono un cittadino, che non sempre parla e si muove per necessità ideologica di parte, spero  vivamente questa volta di riuscirci e confido nell'aiuto della stampa che riceverà questo mio articolo.

Domani ricorre l'anniversario della strage di persone innocenti per mano nazista a Vellano, era il 22 luglio del 1944 (come ricordano le lapidi deposte a perenne memoria), morirono sotto le macerie delle loro case minate e poi fatte esplodere, e alcuni direttamente fucilati, tutto questo avvenne dopo l'uccisione di un soldato tedesco per mano partigiana.

Sono anni che chiediamo alle autorità competenti e al Comune che la commemorazione di tale e brutale evento sia effettuata il 22 di luglio, ma stranamente e assurdamente la si è commemorata sempre il 17 agosto, salvo per i pochi anni (3) che fui nominato assessore e feci modificare la data di commemorazione.

In seguito venni  allontanato dalla giunta Marchi e (quasi) inspiegabilmente su richiesta del circolo Arci di Vellano la data di commemorazione fu riportata dallo stesso sindaco Marchi al 17 agosto. Perchè? Si chiesero i cittadini, come se le tombe al cimitero di quei tanti morti che riportano la data del 22 luglio 1944 non siano veritiere chi scolpì quelle lapidi su le tombe si sbagliò? Chi scolpi la lapide che ogni anno viene onorata e commemorata si sbagliò? Chi oggi ancora vive e ricorda è dunque uscito fuori di senno? O sta sbagliando?

Come il mio amico Domenico, la di cui sorella Gabriella che all'epoca aveva 6 mesi rimase sepolta e colpita dalle macerie, e sopravvissuta, ancora oggi ne porta i segni fisici e celebrali, e i più dei 95 firmatari della petizione che 20 giorni fa abbiamo consegnata al nuovo sindaco Oreste Giurlani dove chiediamo di ripristinare al 22 luglio di ogni anno la commemorazione, quei cittadini firmatari, che direttamente o indirettamente hanno vissuto quel giorno di cui ricordano la morte dei propri cari e dei compaesani, si sono sbagliati? Hanno ragione allora quei pochi che senza motivazioni storiche vogliono la commemorazione il 17 di agosto, eppure qualcuno di loro ha dei parenti morti e sulle loro tombe c'è scritto trucidati dalla barbaria nazifascista il 22 di luglio 1944.

Allora perchè? Sindaco Giurlani, noi comprendiamo  ma non condividiamo le sue difficoltà attuali che immaginiamo di ordine politico a cui lei dovrà arrendersi per quest'anno, e commemorare il 17 agosto gli eventi storici del 22 luglio 1944. Per questo noi la invitiamo comunque a essere presente con i consiglieri e assessori (che lo vorranno) alla funzione religiosa in chiesa e alla successiva deposizione dei fiori alla lapide che ricorda l'eccidio, martedì 22 luglio alle ore 18 presso la nostra chiesa patronale.

La cerimonia è organizzata dai cittadini che non dimenticano e non vogliono dimenticare quel terribile giorno del 22 luglio 1944. Siamo certi che per rispetto della storia e di quei morti lei sarà presente".