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Multato perché non pulisce le feci dei piccioni: "E allora gli uffici del Comune?"

12/4/2018 - 9:13

MASSA E COZZILE - Sta circolando una lettera firmata da un residente del borgo di Massa (Luca Galigani) in cui denuncia di essere stato sanzionato a causa delle feci dei piccioni. questo il testo.

«Vi scrivo per denunciare una situazione anomala che mi riguarda e che ha dell’incredibile. Sono stato multato perché un piccione per fare i suoi bisogni ha scelto la mia finestra. Incredibile, ma tutto vero.

 

Sono proprietario di un piccolo appartamento nel bellissimo centro storico di Massa. Da qualche anno, sembra per la dismissione di un allevamento da parte di un vecchio abitante del borgo, il centro storico di Massa si è popolato di un centinaio (censimento comunale) di piccioni. Ovviamente questo ha provocato un imbrattamento di case, strade, panchine superiore alla norma.

 

Il Comune ha emanato un’ordinanza che punisce tutti coloro che vengano trovati a dare da mangiare a questi piccioni (e fin qui può anche essere giusto), ma capolavoro di questa disposizione è la multa a tutti coloro non provvedano a pulire e disinfettare i luoghi imbrattati da feci fatte approfittando delle loro finestre, cornicioni, fili per panni, antenne e quant’altro dia agio a tali uccelli di potersi appoggiare.

 

Quando ho fatto ricorso verso la sanzione che mi era stata elevata facendo presente che, nel mio caso, si trattava di una finestrella sottotetto del tutto inaccessibile (ipotesi che risulta esplicitamente esclusa da suddetta ordinanza che impone l’obbligo di rimozione e pulizia per i soli luoghi accessibili) mi è stato opposto un rifiuto adducendo che avrei dovuto provvedere a pulire la parete con cestelli meccanici.

 

Voi capite che correre dietro al piccione diarroico con un cestello meccanico fra i vicoli del centro storico di Massa mi pare quanto meno improbabile. Mi domando invece se non sia onere dell’amministrazione comunale provvedere alla risoluzione o limitazione di questo fenomeno di randagismo selvaggio per poi dopo chiedere ai cittadini di provvedere alla ripulitura delle proprietà per il decoro del paese.

 

Comunque visto che nessuno ha voluto darmi ascolto mi sono visto costretto, mio malgrado, a denunciare tutti i miei compaesani e, udite udite, il Comune stesso che presenta presso i suoi uffici del centro storico, lo stesso problema. Il tutto naturalmente ampiamente documentato da foto da me fatte».

 
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12/4/2018 - 20:20

AUTORE:
Gino

Se le cose stanno come è scritto ci sono delle anomalie.
In primis andrebbe vista l'ordinanza. Da chi è stata firmata e se eventualmente ci sono vizi di forma. Poi se c'è il problema del guamo e se ha cagionato inconvenienti igienico sanitari il Sindaco deve adottare provvedimenti "concreti" e non limitarsi a disporre che i cittadini puliscano dove c'è sporco, altrimenti è un amministrare da cartoni animati.
In secundis chi sanziona deve anche provare che il sanzionato era a conoscenza dell'inottemperanza. In poche parole primari devono dire (per scritto) che devi pulire e ad un caso sanzionare per inottemperanza, ma anche qui ci sarebbe da discutere.
Chiedi l'accesso agli atti ed il nominativo del responsabile del procedimento, che ovviamente deve e doveva essere espressamente scritto nell'ordinanza, altrimenti l'atto non è nullo ma comunque annullabile.
...dimenticavo se il guamo è anche sul municipio fai un esposto all'ASL e se entro 30 giorni non ti rispondono scrivi in Procura.