L’associazione Proprietari pistoiesi Terra nostra unita lancia un appello alle istituzioni.
 
"Stiamo riscontrando un fenomeno che ci mette nelle condizioni di esternare tutte le nostre preoccupazioni per il rischio che stanno correndo le popolazioni dei comuni rivieraschi del Padule di Fucecchio.
 
Dopo le grandi piogge del mese di gennaio, infatti, stiamo riscontrando che il deflusso delle acque non sta avvenendo con le stesse modalità di sempre degli ultimi decenni, ovvero dopo alcuni giorni dal cessare dei fenomeni l’acqua prendeva un calo costante di 10/15 cm al giorno e di fatto nel giro di una decina di giorni l’invaso del cratere tornava a livelli tali da garantire una pronta disponibilità a ricevere nuovamente acqua in caso di nuove perturbazioni.
 
Adesso non è più così, l’acqua non cala che pochi cm al giorno (non più di 5 cm), e di conseguenza tutto l’invaso a distanza di giorni dal cessare dei fenomeni è tuttora con livelli idrici molto alti. Abbiamo cercato di capire cosa potesse essere successo per giustificare un anomalia di queste proporzioni e abbiamo scoperto con un nostro sopralluogo come unica spiegazione plausibile i lavori in corso alle paratie di Montecalvoli, crediamo che a causa di questi stia enormemente rallentando il deflusso, a prescindere dalle altre situazioni come ad esempio la capacità ricettiva del fiume Arno.
 
Esiste quindi un problema per i terreni agricoli attualmente allagati che ovviamente non potranno venire lavorati non si sa’ ancora per quanto tempo, ma esiste un grande pericolo, a nostro modo di vedere, per le comunità rivierasche nel caso in cui arrivasse una nuova intensa perturbazione atlantica, un Padule con questi livelli non potrà ricevere ovviamente piu’ di tanto, ed è facile intuire dove finirà l’acqua in eccesso.
 
Per questo motivo riteniamo doveroso lanciare un appello ai sindaci rivieraschi, al Consorzio di bonifica Basso Valdarno e a tutte le altre istituzioni competenti (prefetti e procure della Repubblica compresi) perché approfondiscano l’argomento e trovino una rapida soluzione per garantire il normale deflusso idrico degli ultimi decenni, non crediamo che la Valdinievole possa continuare a correre un rischio idraulico di queste proporzioni, la Primavera sta arrivando e i cambiamenti climatici degli ultimi tempi ci insegnano che spesso le piogge sono di una proporzione e una violenza inaudita.

Per finire, in considerazione che ci risulta  che i lavori di ristrutturazione delle suddette paratoie sono iniziati a giugno 2020, come tempistica si e’ fatto prima a costruire il Ponte Morandi, ma siamo in Italia e ce ne dobbiamo fare una ragione, senza dimenticarci pero’ che funzionari, dirigenti e ingegneri del genio civile (ente incaricato alla gestione) sono stipendiati con denaro pubblico".