Roberto Rossi, Cisl Fp Toscana Nord - Pistoia interviene in tema di sanità.

"In allegato c'è il comunicato stampa del nostro reggente regionale che ben raffigura la situazione della sanità Toscana alle prese, purtroppo, con una nuova ondata Covid.

Anche la nostra provincia non sfugge certo alle "tristi" situazioni di altri territori, pure nei nostri presidi ospedalieri esistono le "bolle Covid" (da noi sempre avversate) e vediamo giornalmente riaprire reparti Covid. Tutto questo nell'assordante silenzio regionale! Sono mesi, forse anni a questo punto, che raccontiamo di come la sanità toscana e pistoiese sia carente di operatori sanitari, non si capisce cosa debbano fare di più e di meglio i lavoratori della sanità per essere ascoltati? 

E' inutile sventolare i dati delle assunzioni se poi non si racconta quanti servizi nuovi sono stati aperti, quanti operatori sono sospesi per non essersi vaccinati e quanti sono malati, la verità è che anche nel 2022, al netto delle stabilizzazioni (quando ci saranno) avremo un saldo negativo tra assunti e uscite dal lavoro. Abbiamo decine e decine di letti "chiusi" nella nostra provincia per mancanza di personale. Tra malati Covid e assenti per non essersi vaccinati ci risulterebbero essere oltre 40 gli operatori della sanità pistoiese non in servizio. Criticità del personale che si riversa su chi è lavoro, sotto forma di straordinario, recuperi saltati e pronte disponibilità attivate, Quanto potremo andare avanti così? Quanto sacrifici ancora dovremo chiedere ai "nostri professionisti"?

In questa scenario non facile e dalle prospettive non rosee si sovrappone adesso anche la tematica del 118, che, se anche non vede sul nostro territorio provinciale una situazione "delicata" per l'assenza dei medici (per adesso) come nel territorio fiorentino, certo però non è esente da carenze di personali. Sono ormai mesi che chiediamo l'istituzione di una "ambulanza infermieristica H24" a Pistoia (al posto di quella H12), possibile che non sia possibile reperire 3 infermieri da destinarvi e dare quindi un servizio migliore a tutta la cittadinanza?

Domande poste ormai molte volte, ad oggi senza risposte, però noi non ci stancheremo di porle, continueremo a esercitare un controllo ed una pressione mediatica perché i lavoratori della sanità non siano lasciati da soli, ne và della salute di tutti. Il personale è da sempre è la prima risorsa di ogni azienda, spremerlo fino a sfinirlo non fa certo bene al sistema".

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