Come nello scorso anno scolastico, la Provincia interviene a sostegno delle ragioni di docenti, alunni, famiglie e comitati di difesa della scuola pubblica, portate avanti a livello giurisdizionale attraverso i ricorsi proposti al Tar del Lazio, ricorrendo a sua volta e chiedendo la sospensione delle circolari ministeriali del MIUR. Tali circolari, contenenti gli schemi di decreto interministeriale e le tabelle dell'organico docenti per l'anno scolastico 2011 - 2012, sono state adottate nel marzo scorso ed inviate a tutte le direzioni degli Uffici Scolastici Regionali.

Lo scorso 5 luglio il Tar del Lazio ha rinviato l'udienza per la sospensione di queste circolari che, in modo illegittimo, si sono basate su decreti che, al momento della adozione delle medesime, non erano ancora stati formalmente adottati, anticipandone però comunque gli effetti a livello di riduzione di organico e di orario.Il rinvio alla prossima udienza, che si terrà il 12 luglio, è stato richiesto dall'Avvocatura del MIUR proprio per produrre tali decreti, che, nel frattempo, sono stati firmati.

"Tale modalità, di prevedere prima della firma dei decreti la applicazione delle circolari, concretizza una prassi scorretta, che già è stata censurata dal Tar lo scorso anno - dice l'assessore provinciale all'istruzione Paolo Magnanensi - Ciò nonostante, questo anno il Ministero ha adottato la medesima prassi. A questa ultima udienza, la Provincia di Pistoia, con la propria Avvocatura, ha sottolineato che, nonostante la scorrettezza di tale prassi, gli effetti applicativi sono tuttavia immediati, con gravi ripercussioni per gli studenti, le loro famiglie e i docenti. Infatti con questi provvedimenti viene confermata ulteriormente una pesante riduzione dei docenti in tutto il paese, 19.700, dopo quella di 67.600 già operata negli anni scorsi. In questi schemi di decreto viene prevista una riduzione del rapporto docenti alunni, tale che, in alcune classi, potrà essere superato il tetto massimo di 25 alunni previsto dalla normativa vigente ai fini della sicurezza. Per esempio, nella nostra provincia, vi potranno essere casi di accorpamento di classi, con inevitabili conseguenze sia a livello didattico che a livello di sicurezza. La Provincia, ovviamente, interviene nel procedimento per le sue competenze in ambito di programmazione degli indirizzi scolastici superiori e di edilizia scolastica".