Valdinievole OGGI La Voce di Pistoia
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Iniziando dalle imprese .....
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VALDINIEVOLE
Fanucci primo firmatario di una proposta di legge sulla fusione dei piccoli comuni

19/2/2016 - 14:23

L’elevata frammentazione dei Comuni italiani rappresenta un ostacolo a investimenti, all’offerta di servizi di qualità e alla riduzione delle tasse locali. Da questa considerazione prende spunto la proposta di legge dei primi firmatari Lodolini e Fanucci, che il Partito Democratico ha presentato alla Camera dei Deputati. All’articolo 1 si prevede che “un Comune non può avere una popolazione inferiore a 5.000 abitanti”. L’obiettivo è costituire enti più grandi e in grado di raggiungere finalmente dimensioni adeguate. 

“È ormai noto – spiega il deputato Edoardo Fanucci - che la dimensione della maggioranza dei nostri Comuni rappresenti un limite oggettivo ad uno svolgimento efficace ed efficiente dell’azione amministrativa. Basti pensare che ben il 70% dei Comuni non raggiunge i 5.000 abitanti”. La proposta dei Democratici si inserisce nel dibattito già intenso sui percorsi associativi che, soprattutto negli ultimi mesi, sta coinvolgendo da vicino anche il territorio pistoiese. Il consiglio regionale toscano, infatti, ha votato a favore della fusione fra Abetone e Cutigliano, mentre, nel mese di maggio, i cittadini saranno chiamati alle urne per esprimersi sul Comune unico San Marcello-Piteglio.

“Si tratta di un percorso virtuoso e assolutamente necessario”, sostiene Fanucci. “Grazie alla fusione, per la quale sono previsti incentivi dalle leggi regionali e nazionali, è possibile riattivare investimenti, ottimizzare i servizi, ampliarli e ridurre le tasse, sviluppare positive economie di scala e di scopo. La normativa, aggiornata nel corso degli anni, ha introdotto misure consistenti al fine di favorire i processi aggregativi. Per i Comuni istituiti a seguito di fusione, ad esempio, non si applica il blocco delle assunzioni e viene assegnato, per dieci anni, un contributo straordinario al 40% dei trasferimenti erariali attribuiti nel 2010. Inoltre, la Regione Toscana assegna un ulteriore contributo regionale pari a 250.000 euro all'anno per cinque anni".

"Il processo di revisione costituzionale in atto prevede il superamento della province, dunque la fusione dei Comuni diventa ancor più necessaria per dar vita a enti abbastanza grandi da dialogare con la Regione e il governo nazionale. La soglia di 5.000 abitanti è stata individuata da uno studio del Ministero dell'Interno come quella in grado di generare la massima riduzione teorica delle spese. In questo modo, sarebbe possibile ottenere un taglio della spesa corrente per 3,5 miliardi di euro all'anno: risorse da destinare alla costruzione di nuove opere pubbliche, di scuole, per sostenere le fasce più deboli della popolazione e ridurre le imposte. Per quanto riguarda le spese di personale, invece, il risparmio annuo sarebbe di 367,37 milioni di euro". 

"Tutto il contesto istituzionale, economico e sociale - va avanti - sta attraversando una fase di profondo cambiamento. Sono in corso fusioni fra banche, enti camerali, associazioni di categoria: la politica non può rimanere inerme. La proposta di legge prevede che, trascorsi ventiquattro mesi dall’approvazione, si provveda alla fusione obbligatoria dei Comuni inferiori a 5.000 abitanti, che non abbiano avviato di propria iniziativa procedimenti di fusione. Significa che i sindaci avranno due anni per procedere autonomamente: un’opzione senza dubbio preferibile e più conveniente, perché consente di beneficiare degli ingenti contributi attualmente previsti".

Tempi e modalità certe, insomma, scanditi dal provvedimento in modo chiaro. “L’obiettivo – conclude il deputato – è incoraggiare le fusioni dal basso, rendendole ben più convenienti rispetto a quelle imposte per legge. Per la prima volta, inoltre, sono previste decurtazioni economiche per chi verrà meno agli impegni. Trascorsi quattro anni dalla data di entrata in vigore della norma, le Regioni che non avranno attuato il provvedimento saranno sottoposte a una riduzione del 50% dei trasferimenti erariali in loro favore. Si fa sul serio: è l’ora di mettere da parte le divisioni e lavorare, insieme, per un migliore assetto istituzionale. A prescindere dagli obblighi di legge e dal numero di abitanti, intendiamo lavorare per aumentare la massa critica delle fusioni, in modo da ampliarne gli effetti positivi su cittadini e imprese”.

 

di Giacomo Ghilardi



 
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22/2/2016 - 11:46

AUTORE:
legalità

La classe politica è esattamente lo specchio della società. Immorali loro ... immorali noi ... al loro posto noi che faremmo ?

21/2/2016 - 18:03

AUTORE:
Volgo

Nulla di illegale a prendere 20mila euri al mese ma ciò é immorale. La legge la fanno rispettare i giudici mentre i giudici della moralità sono i cittadini. Speriamo che se ne ricordino quando ci sarà (forse prima o poi) da votare.

20/2/2016 - 14:52

AUTORE:
legalità

Signora Cristina se ha qualcosa da denunciare vada alla Guardia di Finanza e si prenda le sue responsabilità.

20/2/2016 - 10:56

AUTORE:
Deluso

Forse, se sarete tutti d'accordo così come lo siete quando c'è da mantenere i vostri privilegi oppure da votare con l'autorizzazione a procedere.

19/2/2016 - 22:45

AUTORE:
Cristina

Taglio del vitalizio???? Ma avete visto che questi onorevoli prendono la diaria di presenza senza essere in parlamento? Vergogna

19/2/2016 - 22:02

AUTORE:
Spartaco

Nel comunicato su tralascia il fatto che i comuni italiani sotto 5000 abitanti sono circa il 70% del totale. In Toscana circa il 50%. Mai é sceso il numero dei comuni ad eccezione del ventennio fascista. Oggi nessuno ha la forza per farlo perché i comuni tassano, sono più autonomi finanziariamente rispetto a prima perché lo Stato spendaccione ha già ridotto i trasferimenti. Solo i comuni possono tassare e spendere i soldi in servizi a comunità ridotte. Poi la perversione é che anche gli onorevoli dovranno andare nei piccoli comuni (70 percento del totale) per chiedere voti. Il centro non ha la forza di uccidere le comunità locali e dovrá rinunciare. Policy non attuabile solo fantasia.

19/2/2016 - 19:50

AUTORE:
Susanna

Complimenti al giovane Fanucci, un'altra battaglia difficile che merita di essere combattuta!

Il taglio degli stipendi dei parlamentari ? Ricordo alle amiche intervenute che sono stati aboliti i vitalizi e con la riforma Renzi verranno eliminati gli stipendi per più di 300 senatori !!!

19/2/2016 - 19:38

AUTORE:
Armando

Si alla fusione di tutti i comuni della Val di Nievole in un'unica entità, in modo da sganciarsi anche dai lacci e lacciuoli di una provincia che deve sparire per legge; no assoluto all'unione dei comuni valdinievolini che i sindaci stanno propinando, in maniera quasi autoritaria, senza capirne i motivi d'opportunità, se non voler pensare male per il mantenimento delle poltroncine fregandosene del futuro impostato dal governo Renzi. Raccomanderei all'On. Fanucci di fare pressioni democratiche su i sindaci valdinievolini affinchè si ravvedino a formare una fusione completa e dare vita alla Comunità della Val di Nievole.

19/2/2016 - 16:23

AUTORE:
roberta

Buona iniziativa. Però per essere più credibili bisognerebbe che gli onorevoli si riducessero lo stipendio. Sarebbe FANTASTICO

19/2/2016 - 16:20

AUTORE:
Michela

A quando la riduzione degli stipendi da parlamentari?