“Oltre ad auspicare sempre una maggiore attenzione da parte di chi si avventura nei boschi per raccogliere funghi - afferma Luciana Bartolini, consigliere regionale della Lega - è anche necessario, secondo noi, disciplinare meglio la normativa che, dal 1999, regola tale pratica.”  

“I punti principali, per chi va per funghi sulla splendida montagna pistoiese -sottolinea l’esponente leghista - sono quello di preservare i boschi e contemporaneamente agevolare i residenti nella raccolta del gustoso alimento.”

“Bisognerebbe, ad esempio - precisa Bartolini - prevedere delle giornate di fermo raccolta per chi non è residente, alfine di agevolare chi abita in zona, il quale con questa attività, spesso riesce ad integrare il proprio reddito.”

“Parimenti - insiste la rappresentante del Carroccio - in stretta sinergia con i Carabinieri forestali, occorrerebbe costantemente monitorare le zone boschive, aumentando le sanzioni nei confronti di chi non rispetta il patrimonio ambientale, arrecando danno a chi, viceversa, si comporta in modo civile.”

"In particolare - precisa Bartolini - ritengo, come detto in precedenza, sia utile prevedere due giornate a settimana esclusivamente riservate ai residenti nei comuni montani, e tre giornate (sabato, domenica e lunedì) aperte a tutte, a fronte del pagamento di un tesserino che, per i raccoglitori di funghi extra-regione, dovrebbe avere un costo superiore all’attuale, prevedendo, poi, sanzioni in caso di mancata timbratura del predetto documento.”

“Oltre a ciò - rileva Luciana Bartolini-è necessario, tra l’altro, rafforzare ulteriormente i controlli nei boschi, in stretta sinergia con i carabinieri forestali.”

“Sarebbe, inoltre, auspicabile-  conclude il consigliere - che l’introito derivante dal tesserino per la raccolta dei funghi resti,  in massima parte, nella stessa area montana; tutte idee da noi proposte in una mozione a suo tempo presentata".