La Fondazione Teatri di Pistoia annuncia la partenza di un importante percorso di fund raising denominato Amiche e amici dei Teatri di Pistoia, che mira a promuovere la partecipazione della comunità pistoiese allo sviluppo del progetto culturale e teatrale, incrementando le risorse finanziarie da destinare alle attività di produzione, programmazione, formazione, per il territorio locale e regionale e nazionale e quelle destinate alla conservazione, al restauro e alla piena funzionalità dei teatri gestiti dalla Fondazione.

Dichiara Giuseppe Gherpelli, presidente di Fondazione Teatri di Pistoia: “Accompagnare l'impegno del Comune, del Ministero, della Regione e della Fondazione Caript nella restituzione alla città e alla provincia del Teatro Manzoni, riportandolo allo splendore originario e dotandolo delle più avanzate soluzioni tecnologiche è già di per sé una prospettiva entusiasmante. Vogliamo condividerla, offrendo a tutti i cittadini la possibilità di avere occasioni ancora più frequenti di godere di spettacoli di elevata qualità, e, soprattutto, di dare vita a una nuova comunità fatta di persone che sanno quanto il teatro è essenziale per ogni crescita civile".

Le Amiche e gli amici dei Teatri di Pistoia potranno essere persone fisiche e giuridiche, pubbliche o private che versando un’erogazione liberale godranno di importanti benefici fiscali sotto forma di credito di imposta, ovvero fino al 65% delle somme erogate come previsto dalla legge che regola Art bonus (tutti i dettagli sono disponibili sul sito artbonus.gov.it). Per le imprese, i liberi professionisti, le fondazioni che abbiano la propria sede legale o una stabile organizzazione in Toscana, c’è un di un’ulteriore agevolazione fiscale, cumulabile con quelle concesse dallo Stato: Toscana Art bonus (artbonus.toscana.it).  Devolvendo somme in denaro alla Fondazione Teatri di Pistoia, si potrà usufruire di un credito di imposta sull'Irap (Imposta regionale sulle attività produttive), pari al 20% dell'importo donato nel caso che la donazione sia effettuata nei confronti di un progetto che gode anche dell'agevolazione nazionale o del 40% se la donazione è effettuata a favore di un progetto che non gode anche dell'agevolazione nazionale. Per accedere alle agevolazioni è necessario che i versamenti risultino tracciabili e siano perciò effettuati entro il 31 dicembre di ogni anno, tramite bonifico bancario, oppure, alla Biglietteria del Teatro Manzoni (a partire dal 3 settembre, negli orari di apertura), con carte di debito, carte di credito, carte prepagate, bancomat, assegno bancario e circolare.

Alle Amiche e agli amici dei Teatri di Pistoia che abbiano compilato e inviato il modulo di adesione (alla mail amici@teatridipistoia.it) a partire dal 26 agosto 2024 e abbiano effettuato il versamento del contributo annuale  di € 100, € 500, € 3.000 o € 5.000, verrà consegnata una tessera, rispettivamente di colore verde, azzurro, arancione o oro, che prevede agevolazioni offerte da Teatri di Pistoia: sconti su abbonamenti e biglietti, abbonamenti e biglietti di cortesia, menzione speciale del nome del donatore (se desiderato), inviti a aperitivi, incontri con gli artisti, prove speciali, backstage, la possibilità di partecipare a viaggi organizzati a prezzo ridotto. Tutti i dettagli dell’iniziativa sono disponibili nella sezione Sostieni del sito www.teatridipistoia.it.

La Fondazione Teatri di Pistoia, ente di rilevanza regionale, centro di produzione teatrale del Ministero della Cultura, cura Stagioni Teatrali e attività culturali,  attraverso il lavoro di 23 dipendenti a tempo indeterminato, in 11 spazi: a Pistoia il Teatro Manzoni, il Funaro, il Piccolo Teatro Mauro Bolognini, il Saloncino della Musica di Palazzo de’ Rossi, la Fortezza Santa Barbara, Villa Stonorov – Fondazione Vivarelli, il Teatro Pacini di Pescia, il teatro Comunale di Lamporecchio, il Teatro Francini di Casalguidi, il teatro Mascagni di Popiglio, la Rocca di Castruccio Castracani a Serravalle Pistoiese.

Gestisce la Scuola di musica e danza Teodulo Mabellini, la proposta formativa del Funaro, collabora con il Teatro Laboratorio della Toscana, il progetto di Alta Formazione per attori diretto da Federico Tiezzi e Sandro Lombardi, sostenuto dalla Regione Toscana, cura, al Funaro, una Biblioteca e una Caffetteria. Teatri di Pistoia sviluppa le sue attività grazie al contributo annuale dei 2 fondatori, Comune di Pistoia e Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e dei 9 sostenitori - Provincia di Pistoia, Comuni di Abetone Cutigliano, Lamporecchio, Montale, Pescia, Pieve a Nievole, Sambuca Pistoiese, San Marcello Piteglio, Serravalle Pistoiese -  usufruendo dei sostegni del Ministero della Cultura e della Regione Toscana, a cui si aggiungono le erogazioni liberali dei sostenitori e degli sponsor privati. Il volume annuale delle attività è superiore a € 4.600.000, i costi artistici e culturali incidono per il 52, 6%, quelli del personale per il 27,6%. L’ente si distingue, sul territorio nazionale, per la capacità di reperire fondi privati, che al momento si equiparano a quelli pubblici avendo raggiunto quota oltre € 1.400.000. Le attività di spettacolo dal vivo e tutto quello che dal 1984 viene realizzato sul territorio pistoiese è infatti sostenuto solo marginalmente dagli introiti dei biglietti, che rappresentano l’8,3% delle entrate. Sono i contributi pubblici e privati a costruire la solidità dell’ente, che vede, con l’avvio di questo nuovo percorso, ulteriori possibilità di crescita.

Teatri di Pistoia ha in cantiere una “nuova casa”. Il 2023 ha visto l’avvio della redazione del progetto esecutivo del restauro integrale del Teatro Manzoni, avendo ottenuto l’autorizzazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato.
 
Amiche e amici dei Teatri di Pistoia non è solo una campagna di raccolta fondi, ma un invito a far parte di una comunità che crede nel valore della cultura e dell’arte come strumenti di sviluppo e coesione sociale. Ogni contributo, grande o piccolo, rappresenta un passo importante verso un futuro in cui il teatro può continuare a emozionare, educare e unire.