La direzione comunale del Pd alla luce della discussione che si è sviluppata nel corso dell’assemblea, ritiene opportuno esprimersi in ordine alle questioni politiche affrontate sia di carattere nazionale che locale.

"A livello generale, chiusa la tornata elettorale per le amministrative, c’è da prendere atto di una battura di arresto e di un calo di consenso per il nostro partito e i suoi candidati dovuto a ragioni di politica nazionale e a scelte territoriali. Al netto di Roma, dove l’impresa era oggettivamente complicata e, sottolineando il buon risultato di Milano, dove si dimostra che quado si esce da un’esperienza di buongoverno innestandoci sopra delle scelte innovative e riformiste si può continuare a vincere, c’è da valutare un raffreddamento degli elettori verso l’azione riformista del Pd che, evidentemente, agli occhi dei cittadini, ha perso una parte della carica innovativa incarnata dall’ascesa alla segreteria di Matteo Renzi.

Evidentemente le tante riforme che il governo ha avviato e i risultati raggiunti, forse alcuni nemmeno ben comunicati soprattutto in tema di riduzione della pressione fiscale, ancora non bastano per indurre nell’opinione pubblica il convincimento radicato che sia stata intrapresa una strada virtuosa con la quale, attraverso le riforme, si cerchi di uscire dalla crisi modernizzando il Paese e sprigionando le energie e risorse per coniugare la crescita economica con la salvaguardia dei fondamentali diritti sociali e civili.

La risposta del Pd in un contesto del genere deve essere quella di accelerare nel percorso delle riforme a cominciare da quelle istituzionali, in questo senso diventa dirimente il referendum confermativo di ottobre, ricercando un miglior modo di comunicare le cose fatte con le articolazioni della società civile  e ponendo più attenzione al rinnovamento e alla rappresentanza nella selezione della classe dirigente locale, quest’ultima forse non sempre in linea con lo spirito che ha animato da subito l’esperienza del nuovo corso  del partito.

    
Premesso quanto sopra ne consegue la valutazione di come anche a livello locale nelle amministrative non esista più un voto di appartenenza consolidato, ma gli elettori si orientano di volta in volta rispetto al contenuto delle proposte programmatiche, di chi le incarna e del lavoro compiuto dalle amministrazioni locali, premiando chi si caratterizza per un cambiamento delle prassi amministrative.

È stato questo, per l’appunto, anche il mandato che ci hanno voluto dare i pesciatini attribuendoci più del 60 per cento nel 2014. Siamo adesso nel cuore del mandato consiliare: i primi due anni sono serviti per fare chiarezza sulla gravosa situazione finanziaria del Comune, realizzare alcune importanti opere pubbliche, intervenire sulla raccolta rifiuti e aumentare la raccolta differenziata e, più in generale, impostare il lavoro su vari settori.

Adesso occorre però affrontare con chiarezza e determinazione alcuni punti irrisolti su cui ci eravamo impegnati con i cittadini: 
- situazione dei parcheggi ospedalieri e mobilità in centro; 

- valorizzazione di Pinocchio; 

- redazione degli atti di governo del territorio di cui Pescia è sprovvista da anni; 

- ruolo del Mefit come centro di commercializzazione dei fiori di rilevanza sovraregionale.
 
Su questi e altri punti adesso è il momento di imprimere un cambio di passo netto, per affrontarli con decisione come ci chiedono i cittadini grazie a una forte condivisione politica.

Il sindaco ha promosso una verifica di maggioranza; per il Pd essa ha senso proprio per delineare la conferma, rispetto agli impegni programmatici che tanto ci hanno premiato in termini di consenso nel 2014, di un indirizzo chiaro e forte su questi temi fondamentali per il futuro della città e, conseguentemente, definire gli uomini e le donne che dovranno portarlo avanti con rinnovata determinazione. Per questo la giunta dovrà rafforzare la propria rappresentatività e la riconoscibilità politica di tutta la maggioranza consiliare. Solo in questo modo e con un maggiore coinvolgimento della maggioranza consiliare sulle scelte, potranno essere superate le difficoltà politiche che si sono manifestate in questi anni. Il Pd, che con il suo 38 per cento, è stato determinante per la vittoria elettorale, vuole essere ancora più protagonista per mantenere gli impegni presi con i cittadini".