Il presidente del comitato Atc Massimo Damiani (al centro nella foto) interviene dopo i ritrovamenti dei caprioli uccisi.

"A seguito delle vicende accadute negli ultimi giorni riguardanti il ritrovamento di due carcasse di capriolo, l’Atc di Pistoia si sente in dovere di fare alcune precisazioni.

Fino a oggi non avevamo fatto alcuna dichiarazione perché eravamo in attesa di ricevere i responsi dell’autopsia dell’animale. Da una prima valutazione da parte degli organi preposti, sugli animali non sono stati rinvenuti colpi di arma da fuoco o lacci, bensì riportavano vari traumi sul corpo, causa molto probabile del decesso.

Si presume quindi che il laccio al collo rinvenuto sul primo animale sia stato applicato “postmortem”, come d’altronde il cartello indirizzato a questo Atc. 

Sinceramente non riusciamo a capire i motivi che abbiano spinto a compiere questi ignobili atti, leggi e regolamenti sono normati dalla Regione, questo Atc come tutti gli altri in Toscana si limita ad applicarli, ci risulta quindi incomprensibile il “ringraziamento all’Atc”.

Vogliamo ricordare che tutta la gestione dell’Atc grava esclusivamente sulle tasche dei cacciatori, non solo per l’attività venatoria ma anche per quella agricola ad ambientale, infatti nell’ultimo anno abbiamo aumentato del 15% le percentuali di indennizzo danni rivolti agli agricoltori, coperto il 100% delle prevenzioni danni ed aumentato in maniera esponenziale i miglioramenti ambientali sul territorio di nostra competenza.

Il cartello applicato sugli animali non ci indirizza quindi verso nessuna situazione particolare.

Siamo a stretto contatto con gli organi di polizia che stanno seguendo le indagini, e nei quali confidiamo affinchè riescano quanto prima a trovare i responsabili di questo gesto e puniti con la massima pena, e ci riserviamo sin da ora di tutelare questo Atc nelle sedi opportune.

Vogliamo altresì spezzare una lancia a favore dei cacciatori e degli agricoltori che con il loro impegno, sempre nel rispetto delle regole e delle leggi, perseguono una oculata gestione del territorio andando quindi in contrasto evidente con questi atti inqualificabili".