L’ultimo weekend di gennaio porta in dote una piacevole novità per il Pistoia Basket Junior.
Podisti della Silvano Fedi impegnati, questo weekend, quasi esclusivamente nella “Montecatini Half Marathon”, con buoni piazzamenti e un bello spirito di squadra.
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La diciassettenne Virginia Martelli, che vive con la famiglia a San Baronto, ha conquistato, per il secondo anno consecutivo, il gradino più alto del podio.
Si è svolta domenica 26 gennaio presso la piscina intercomunale Larciano-Lamporecchio, la seconda tappa della ventiduesima edizione del Campionato interregionale di nuoto-Trofeo Giacomo Di Napoli.
Erano circa 600 i partecipanti alla sesta edizione della gara podistica <<Half Marathon Città di Montecatini Terme>>, sulla classica distanza di km 21,098 e organizzata alla perfezione dalla società Montecatini Marathon.
L’Ippodromo Snai Sesana torna protagonista in questo nuovo anno aprendo i battenti, anche questa volta, alla ‘Half Marathon città di Montecatini Terme’.
Consueto punto settimanale sull’attività del Pistoia Basket Junior che chiude un weekend particolarmente positivo. Di seguito il resoconto delle varie partite disputate dalle squadre biancorosse del settore giovanile.
La famiglia polacca di nove persone fu assassinata dai tedeschi per aver dato rifugio ai vicini di casa ebrei.
Raccontami un libro, di Ilaria Cecchi
Procede, all’Istituto C. Lorenzini, il progetto di scambi linguistici con la Danimarca. Dal quattro all’undici ottobre, ventuno studentesse e studenti delle classi 4A Scientifico e 4A Scienze applicate, accompagnati dalle prof.sse Stefania Pergola e Cinzia Gonfiotti, hanno soggiornato a Bilund, ospiti dello Skive Gymnasium, dove hanno partecipato alle lezioni, alle attività laboratoriali e alle proposte culturali dell’istituto danese. Tra queste, la visita al museo di antropologia e scienze naturali di Aarhus, la seconda città della Danimarca, e a quello di Silkeborg, noto per i resti dell’Uomo di Tollund.
L’esperienza di scambio del Lorenzini va oltre i soggiorni linguistici proposti da altre scuole del territorio. «Il soggiorno linguistico – spiega Stefania Pergola – è qualcosa di ben diverso dallo scambio, che implica due settimane di stretta convivenza con gli stranieri, una in Danimarca e una in Italia. Lo scopo principale è il rafforzamento delle competenze linguistiche, soprattutto per gli studenti di indirizzo scientifico, che rischierebbero di vedere nell’inglese una lingua fine a se stessa mentre qui possono utilizzarla per comunicare concretamente durante le attività laboratoriali e scientifiche. Ma comunicare – ribadisce la Pergola – vuol dire anche entrare in contatto con l’Altro, il ‘diverso’, quindi il progetto diventa uno strumento per la lotta alla xenofobia e agli stereotipi».
Lo scambio è anche un modo per sperimentare e apprendere linguaggi educativi differenti. «La scuola è completamente diversa – commenta Giaele Sarti, una delle studentesse partecipanti – Innanzitutto sono gli studenti che cambiano aula e non i professori e viene lasciata molta autonomia nello svolgimento dei compiti assegnati. Inoltre, nella struttura sono presenti molti edifici in cui praticare diverse attività come teatro, cinema, ginnastica, oltre ai laboratori di biologia e chimica. Ci sono anche delle sale per la ricreazione e per il pranzo dotate di biliardino e tavolo da ping-pong, e altre con i divani per riposare durante le pause».
Lo scambio, dunque, come esperienza di studio completa basata sul concetto di ospitalità, che, per il suo costo limitato, amplia la platea dei partecipanti nell’ottica dell’inclusione. Un’esperienza immersiva, nella cultura e nella vita delle famiglie ospitanti. Un viaggio autentico che il Lorenzini propone ai suoi studenti dal 2010 e che fa ormai parte della sua tradizione di eccellenza.