Il gruppo consiliare del Partito democratico (Helga Bracali, Siliana Biagini, Ennio Rucco) interviene sulla piscina comunale.

"Siamo costretti a intervenire nuovamente sul tema della piscina in quanto sindaco e assessore al bilancio, come solitamente avviene, straparlano sui social a fronte del silenzio che offrono al consiglio comunale. Siamo addirittura ai manifesti di partito che strillano “La piscina resterà aperta”, quando invece a oggi è chiusa, tale è il livello che la città è costretta a subire. 

1. Tra i Comuni che potevano aiutare gli impianti natatori di proprietà il Comune di Montecatini è stato l’ultimo a decidersi. È infatti dal decreto sostegni 77/2020 che c’era questa possibilità, senza bisogno dei presunti studi a cui fa falsamente riferimento il sindaco, dato che la legge è chiarissima. I fondi usati sono avanzo da imposta di soggiorno, fermo a bilancio da anni. Questo ritardo ha causato la seconda chiusura dell’impianto, dopo quella dovuta alla rottura delle caldaie.

2. Le caldaie a risparmio energetico, di cui si vanta il sindaco, sono state installate a distanza di un anno e mezzo dalla segnalazione del gestore e anche qui solo dopo la chiusura dell’impianto.

3. Le minoranze hanno sì criticato, ma contrariamente a Baroncini e compagni, che erano soliti fomentare sui social e partecipare a manifestazioni improvvide, hanno agito attraverso gli strumenti consiliari e anche con una fattiva collaborazione, della quale per fortuna ci sono i testimoni.

4. Le minoranze non hanno “inspiegabilmente votato contro l’intervento sulla piscina come dice falsamente il sindaco. Le minoranze hanno votato contro una variazione di bilancio più ampia, che conteneva altre interventi non condivisi, come ad esempio la miseria stanziata per il sostegno dei nuclei svantaggiati. Tant’è che è stato simbolicamente fatto uscire dall’aula il consigliere Rucco che ha dichiarato di non partecipare al voto come gesto di solidarietà alla piscina comunale. 

Parliamo di solidarietà perché anche questo interlocutore si trova di fronte a una amministrazione insensibile, che non si cura di aver arrecato molti danni alla piscina a causa delle sue lentezze decisionali e che adesso fa manifesti di partito per aver stanziato 250 mila euro evitando la chiusura definitiva dell’impianto quando invece è ancora tutto chiuso. 

Ci troviamo di fronte a una amministrazione senza vergogna e senza pudore politico. Per fortuna manca poco più di un anno al termine della consiliatura e la città potrà scegliere un sindaco o una sindaca adeguate e all’altezza ruolo. 

Nell’attesa, per dare la giusta informazione alla cittadinanza, invitiamo il sindaco stesso a leggere personalmente nel prossimo consiglio comunale tutte le pec e le intimazioni ricevute sul tema piscina".