L’ultimo weekend di gennaio porta in dote una piacevole novità per il Pistoia Basket Junior.
Podisti della Silvano Fedi impegnati, questo weekend, quasi esclusivamente nella “Montecatini Half Marathon”, con buoni piazzamenti e un bello spirito di squadra.
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La diciassettenne Virginia Martelli, che vive con la famiglia a San Baronto, ha conquistato, per il secondo anno consecutivo, il gradino più alto del podio.
Si è svolta domenica 26 gennaio presso la piscina intercomunale Larciano-Lamporecchio, la seconda tappa della ventiduesima edizione del Campionato interregionale di nuoto-Trofeo Giacomo Di Napoli.
Erano circa 600 i partecipanti alla sesta edizione della gara podistica <<Half Marathon Città di Montecatini Terme>>, sulla classica distanza di km 21,098 e organizzata alla perfezione dalla società Montecatini Marathon.
L’Ippodromo Snai Sesana torna protagonista in questo nuovo anno aprendo i battenti, anche questa volta, alla ‘Half Marathon città di Montecatini Terme’.
Consueto punto settimanale sull’attività del Pistoia Basket Junior che chiude un weekend particolarmente positivo. Di seguito il resoconto delle varie partite disputate dalle squadre biancorosse del settore giovanile.
Sabato 1 febbraio è in programma l'inaugurazione della mostra "Caos, lo spazio alla parola".
La famiglia polacca di nove persone fu assassinata dai tedeschi per aver dato rifugio ai vicini di casa ebrei.
Negli ultimi 2 o 3 decenni la parola globalizzazione è stata sempre di più una parola ricorrente nelnostro vocabolario. Non passa giorno che non si senta questa parola sui telegiornali, nei dibattiti televisivi, al bar, ecc.
Da un punto di vista economico, questo nuovo modo di intendere le relazioni e gli scambi commerciali su scala planetaria, ha portato molti problemi alle economie locali di molti paesi industrializzati, generando una profonda crisi tra le piccole/medie imprese che formano il tessuto industriale di questi stati. La concorrenza derivante dai paesi in via di sviluppo a cui sono sottopostequeste aziende è spesso impari, dovuto sia ad un costo del lavoro nettamente inferiore sia ad unaproduzione su larga scala che inevitabilmente comporta prezzi più competitivi, sebbene la qualitàdei prodotti risultanti sia quantomeno discutibile. Inoltre, questo modello di sviluppo economicopresuppone l'arricchimento di pochi grandi soggetti aziendali, che decidono di delocalizzare laproduzione in zone con un basso costo di lavoro e specializzazione (tipicamente paesi emergenti) ela distribuzione/commercializzazione in zone sviluppate e altamente remunerative. In unasituazione di questo tipo le grosse multinazionali o catene di distribuzione sono accentratori dicapitali, con il duplice effetto sia di prelevare ricchezza dai territori senza reinvestirla negli stessi siadi lasciare ai soggetti facenti parti della filiera produttiva sole le briciole di tutta la ricchezzaprodotta.
Eppure l'origine della parola economia considera la dimensione “locale” come aspetto fondamentaledel suo significato. La parola economia deriva infatti dal greco - ο κος (oikos), "casa" inteso anchecome "beni di famiglia", e νόμος (nomos), "norma" o "legge" – e significa quindi “gestione oculatadella casa”, in particolare soddisfacimento di esigenze individuali e/o collettive nei limiti di unambiente ben circoscritto, il quale è fornito di risorse limitate. La dimensione “locale” è insitaquindi nella parola stessa economia, e presuppone un insieme di relazioni tra persone volte alsoddisfacimento dei propri bisogni, ma sempre nel rispetto del territorio e dell'ambiente in cui lepersone vivono. Questi requisiti sono indispensabili affinchè si possa creare una cosiddettaeconomia di tipo duraturo, ovvero una economia che possa portare benessere e sviluppo a tutti e siaduratura nel tempo. Il punto è proprio questo. Affinchè una crescita economica sia sostenibile,quindi utile a tutti e non solo a pochi, è necessario che aspetti quali il territorio e le tradizioni sianodi nuovo posti al centro dello sviluppo sociale. E' quindi importante puntare sulle identità especificità derivanti dal territorio e dalla storia passata.
Ecco che le tradizioni artigianali derivanti dalla storia di un territorio e dalle competenze maturatein settori specifici dai suoi abitanti nel corso degli anni, possono diventare un punto di partenzaprezioso con cui rilanciare le economie locali al fine di attarre nuova ricchezza da reinvestire sulterritorio. La qualità dei prodotti, infatti, è inevitabilmente l'aspetto su cui l'economia globalizzataha inciso negativamente: il costo maggiore della filiera produttiva (la presenza di molti passaggiintermedi dalla produzione alla commercializzazione) ha per forza di cose inciso sulla qualità diquanto prodotto. In una economia locale in cui molti prodotti possono essere acquistati inloco,senza passaggi intermedi o con un numero relativamente basso di passaggi, si possonoacquistare allo stesso prezzo o a prezzi leggermente superiori, prodotti nettamente migliori e di cui ècerta la provenienza e la cura della loro realizzazione. Solo puntando sulla qualità è possibilecercare di contrastare il mercato globale e tornare ad una situazione economica e sociale sostenibile, che sia di utilità per tutte le persone.
La politica in questo processo di rinnovamento economico svolge un ruolo decisivo perchè ha il compito con le proprie azioni di sostenere e incentivare tutte gli insiemi di attività che vanno a valorizzare il territorio e le risorse. Noi, come API della sezione di Pistoia, riteniamo che siaimportante dare alla popolazione dei segnali in questa direzione. Per tali motivi, ci stiamo impegnando per organizzare a Montecatini un convegno economico incentrato sull'economia locale e sulla sua importanza per il rilancio di uno sviluppo economico sostenibile e prevedibile.
Questa iniziativa speriamo possa essere un'occasione di incontro costruttiva e propositiva non soloper la nostra zona, peraltro molto depressa dal punto di vista economico, ma anche per tutte le altrerealtà toscane in cui il territorio, le risorse e le competenze, se correttamente sfruttate, potrebberorivitalizzare e dare nuova forza allo sviluppo sociale.
Ci preme inoltre menzionare che questa iniziativa è stata presa di comune accordo con i gruppi di lavoro di API della provincia di Pisa e Livorno, con i quali, oltre a condividere gli aspetti ideologicie le idee della proposta, siamo in ottimi rapporti personali di stima e amicizia.