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Fabo Herons Montecatini comunica con grande piacere di avere firmato Dimitri Klyuchnyk, centro di 211 cm di origine ucraina e di formazione cestistica italiana.

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La società Larcianese comunica ufficialmente che vestiranno ancora la casacca viola i centrocampisti Alberto Marianelli e Gianmarco Sarti.

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Il rapporto di Fabo Herons con Matej Radunic non continuerà nella prossima stagione sportiva.

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Domenica 30 giugno torna il classico appuntamento con la Pistoia-Abetone Ultramarathon 50 Km e il suo carico di storia e sport.

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Conoscenza del proprio corpo, miglioramento delle capacità motorie, crescita di autostima e consapevolezza di sé: erano questi i principali obiettivi del corso "Sport con i colori dell'Arcobaleno", il progetto della Ferrucci Libertas riservato agli adolescenti del Centro Arcobaleno.

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Sport, salute e socialità, sono gli ingredienti del Gek Galanda Summer Camp, giunto alla sua 18esima edizione, con le ormai classiche location in Val di Non in Trentino, San Marcello-Piteglio e Abetone-Cutigliano a cui si aggiunge la perla della struttura di Dynamo Camp.

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A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica con particolare soddisfazione di aver raggiunto un accordo di durata biennale con Andrea Agazzani in qualità di nuovo direttore marketing del club.

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Il 30 giugno, sull’Appennino Pistoiese, riapre al pubblico Oca Oasy contemporary art and architecture.

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In uscita anche un nuovo catalogo per Filippo Biagioli.

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I trent'anni del ladro di merendine

25/6/2024 - 11:00

Carissimi lettori, state bene? Leggete tanto o il caldo vi ha impigriti? Questa settimana non posso non parlarvi di un libro che io ho amato tanto. Si tratta della terza avventura del commissario Montalbano - prossima a compiere trent'anni dalla sua prima uscita - bellissima, coinvolgente ed estremamente emozionante: "Il ladro di merendine" di Andrea Camilleri.


Un romanzo nel quale si parla di intrighi internazionali e di una buffa storia di gelosia, ma anche di avarizia (di portafogli e di cuore); nel quale si respira la bellezza della terra siciliana con il suo dialetto che è diventato "tanticchia" il mio; dove l'ipocrisia, l'indifferenza e la cattiveria si affiancano alla poesia, all'amore filiale e alla passione per il cibo, quello cucinato con passione.


Che poi altro non sono che le caratteristiche della letteratura di Camilleri che, originario come Pirandello e Sciascia della provincia di Agrigento, se ne differenzia per la presenza del siciliano nella sua scrittura e l'assenza di pessimismo. Camilleri sembra, in particolar modo in questo testo, quasi voglia condividere i piaceri della vita con noi lettori facendoci vivere direttamente con Salvo Montalbano un'enorme quantità di emozioni che ci tolgono il respiro dalla prima pagina fino alla fine del romanzo. Oserei dire che l'uso del siciliano che ci viene subito imposto nell'incipit, serva quasi a dare al lettore il gusto e il peso dell'esperienza che sta per fare. Io che temevo di stancarmi e di non  saper affrontare la lettura benché qualche parola mi fosse diventata amica con altri romanzi di autori dell'isola, mi sono resa conto, pagina dopo pagina, che il significato della parola scritta in dialetto diventa sempre più chiaro e si assorbe per osmosi (in ogni caso alla fine del testo c'è il vocabolario). Diventando insostituibile con quella italiana.


Come sempre vi ho abituato, in questa rubrica si parla poco della trama, anzi tendo di solito a evitare dettagli e riferimenti. Ma vi posso assolutamente dire che ci troverete una lettera d'amore, una splendida lettera d'amore, tra quelle più belle che un uomo possa scrivere ad una donna. E non vi svelerò chi è il mittente e chi è la destinataria, solo che vale la pena leggerla.


Camilleri alla fine di ogni romanzo ha l'usanza di scrivere che Vigata è un comune immaginario situato nell'immaginaria provincia di Montelusa (la località corrisponde nella realtà a Porto Empedocle, suo comune natale), che scrive storie di fantasia e che i personaggi non corrispondono a persone reali. Eppure anche se non corrispondono precisamente a nessuno, corrispondono esattamente a tutti noi.
 
"Raccontami un libro" vi aspetta martedì prossimo con Ilaria Cecchi. Non mancate!

 

di Maria Valentina Luccioli

 
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25/6/2024 - 16:32

AUTORE:
Stefano Cannistrà

E' il terzo giallo di Andrea Camilleri, dopo "La forma dell'acqua" e"Il cane di terracotta", ad avere come protagonista Salvo Montalbano, figura ormai a noi tutti familiare, che lo sguardo di Camilleri rende, in questo straordinario romanzo, meno inaccessibile, a tratti fragile, dietro l'intreccio investigativo che segue ogni sua mossa.D'accordo con Valentina quando afferma che la caratteristica peculiare dello scrivere in siciliano ci avvicina alla storia, alla cultura, al modo di pensare e di agire. Diventiamo anche noi parte della storia perchè afferriamo certe sfumature che solo il dialetto è capace di trasmettere.
Se avete letto i romanzi di Cristina Cassar Scalia, sapete a cosa mi riferisco.
Un giallo intenso e ricco di sorprese, a cui fanno da cornice temi importanti che entrano nell'intreccio narrativo con la maestria tipica di Camilleri, quali la perdita, l'avidità, i legami affettivi, i rapporti genitoriali, oltre all'ombra dei servizi segreti.

25/6/2024 - 11:46

AUTORE:
Sabrina

I libri di Camilleri appassionano, proprio come hai scritto te e le fiction estrapolate da essi sono altrettanto emozionanti ma mai quanto i libri. L'autore diventa ironico con le sue parole scritte in dialetto e quasi diventano indispensabili per il testo e per il lettore che ogni volta scopre nuove situazioni grazie ad un dialetto che si fa via via più riconoscibile. Non ho letto il libro ma grazie alla tua recensione quel testo entra nel cuore proprio come tutti i libri di Camilleri. Grazie per la tua recensione sempre puntuale e precisa, piena di parole che si fanno chiare e forti, belle ed emozionanti.
Un caro saluto.