Pubbichiamo l'articolo dell'agronomo Carlo Tofanelli, preoccupato per le ripercussioi negative dell'imposta Imu sull'agricoltura.

 "Il nuovo regime fiscale comunale varato dal governo Monti, con l’ introduzione dell’Imu (Imposta municipale unica), peserà e non poco anche sull’agricoltura. Pertanto voglio ricordare alle amministrazioni comunali (i comuni hanno la facoltà di ridurre l’aliquota dell’Imu), il ruolo chiave dell’attività agricola, non più legata solamente alle produzioni agroalimentari, ma al ruolo di "agricoltura multifunzionale", quale attività di conservazione del paesaggio rurale, di difesa del suolo e prevenzione del dissesto idrogeologico, di produzione di servizi sociali e ambientali come il mantenimento di occupazione in aree marginali e lo sviluppo sostenibile dei territori rurali, grazie anche alla diffusione dell’agriturismo e di altre attività economiche collegate alla produzione agricola. Quindi è di fondamentale importanza tutelare e aiutare gli agricoltori che conducono direttamente il fondo, ovvero coloro che quotidianamente contribuiscono in modo significativo al potenziamento dell’identità provinciale e regionale, nonché a mantenere il "presidio umano" anche e soprattutto in aree sensibili dal punto di vista ambientale e marginali dal punto di vista socio-economico. È in quest’ottica di agricoltura che ai vari livelli di amministrazione devono essere prese decisioni, ai fini di tutelare un’attività economica, o meglio un intero settore, che non produce solamente beni per il mercato, ma produce una serie di esternalità positive, che sono patrimonio per l’intera collettività. "