L’ultimo weekend di gennaio porta in dote una piacevole novità per il Pistoia Basket Junior.
Podisti della Silvano Fedi impegnati, questo weekend, quasi esclusivamente nella “Montecatini Half Marathon”, con buoni piazzamenti e un bello spirito di squadra.
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La diciassettenne Virginia Martelli, che vive con la famiglia a San Baronto, ha conquistato, per il secondo anno consecutivo, il gradino più alto del podio.
Si è svolta domenica 26 gennaio presso la piscina intercomunale Larciano-Lamporecchio, la seconda tappa della ventiduesima edizione del Campionato interregionale di nuoto-Trofeo Giacomo Di Napoli.
Erano circa 600 i partecipanti alla sesta edizione della gara podistica <<Half Marathon Città di Montecatini Terme>>, sulla classica distanza di km 21,098 e organizzata alla perfezione dalla società Montecatini Marathon.
L’Ippodromo Snai Sesana torna protagonista in questo nuovo anno aprendo i battenti, anche questa volta, alla ‘Half Marathon città di Montecatini Terme’.
Consueto punto settimanale sull’attività del Pistoia Basket Junior che chiude un weekend particolarmente positivo. Di seguito il resoconto delle varie partite disputate dalle squadre biancorosse del settore giovanile.
La famiglia polacca di nove persone fu assassinata dai tedeschi per aver dato rifugio ai vicini di casa ebrei.
Raccontami un libro, di Ilaria Cecchi
PESCIA - I docenti dell'istituto Sismondi-Pacinotti-Berlinghieri si sono riuniti in assemblea e hanno deciso per uno stato di agitazione contro i provvedimenti contenuti della legge di stabilità e nella spending review, nonché contro altre decisioni prese dal governo nei confronti della scuola statale. Di seguito il testo approvato dall'assemblea.
"La scuola subisce da oltre un decennio tagli, norme ingiuste e autoritarie, politiche demagogiche che hanno gettato nello scompiglio famiglie, studenti e lavoratori. L'anno scolastico è iniziato, come al solito, nel caos. Manca tutto e non sono ancora arrivati i fondi contrattuali, quelli già stanziati e "coperti" finanziariamente.
Senza contratto, senza scatti di anzianità, i docenti ed i lavoratori tutti della scuola statale, con gli stipendi più bassi d'Europa, continuano a pagare per gli sprechi, la corruzione, la mala politica. Alla scuola statale si chiedono ancora sacrifici, dopo gli enormi tagli degli anni passati, sia in termini di risorse finanziarie che umane e al contempo si continuano a stanziare fondi per le scuole paritarie private.
La proposta di aumentare l'orario settimanale dei docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado è stata l‘ennesima ingiuria nei confronti dei docenti italiani, che sono stati etichettati di fronte all‘opinione pubblica di “lavorare 18 ore settimanali“. Cosa gravissima se detta da un ministro, che dovrebbe conoscere il contratto, che prevede ben più di 18 ore di lavoro settimanali, pur non contabilizzando chiaramente le ore che sono obbligatorie.
Affianco a ciò si prevede un concorso per l’immissione in ruolo di 11.000 docenti, che ha nei requisiti di partecipazione il tarlo dell’incostituzionalità, tanto da essere già sotto il tiro dei ricorsi ancor prima di essere effettuato. Concorso che appare del tutto inutile a fronte del gran numero di docenti abilitati e con numerosi anni di insegnamento alle spalle ancora in attesa di vedere la propria posizione stabilizzata.
Un primo risultato positivo è stato ottenuto grazie all'immediata reazione del sindacato contro norme ingiuste e autoritarie: gli emendamenti approvati martedì 30 ottobre dalla Commissione cultura della Camera aboliscono l'aumento di un terzo dell'orario settimanale, vengono ripristinate le regole contrattuali sul pagamento delle ferie ai supplenti, per gli inidonei torna la possibilità della dispensa.
L'approvazione di questi emendamenti rappresenta un primo passo che si muove nella direzione giusta: si tratta di fatti positivi, ma bisogna fare di più per correggere le storture contenute nella legge di stabilità e per cambiare il modo di trattare la scuola statale e i suoi lavoratori.
Per questo i docenti dell’Istituto, riuniti in assemblea il giorno 6 novembre 2012 concordano di dover mantenere la mobilitazione e prendere iniziative comuni per esprimere il profondo disaccordo con:
1. L’aumento delle ore di lezione frontale da 18 a 24 per via legislativa e senza contrattazione
2. Il blocco degli scatti di anzianità,
3. Il blocco ulteriore del rinnovo contrattuale,
4. La soppressione della indennità di vacanza contrattuale,
5. La persistente situazione di insicurezza rispetto alla dotazione del Fondo dell’Istituzione scolastica, dei fondi per le Aree a forte processo Immigratorio e dei fondi per l’alternanza scuola-lavoro,
6. L’approvazione di una riforma degli organi collegiali della scuola senza la consultazione dei lavoratori
7. L’indizione di un concorso costoso ed inutile
8. Il finanziamento delle scuole paritaria private
Per tale motivo i docenti riuniti in assemblea concordano quanto segue:
- partecipazione all’assemblea provinciale del 13 novembre
- adesione allo sciopero del 24 novembre indetto dai sindacati della scuola contro il blocco degli scatti di anzianità e del rinnovo del contratto e adesione allo sciopero generale del 14 novembre in concomitanza della giornata europea di mobilitazione a favore del lavoro e della crescita
- sospensione temporanea degli incarichi aggiuntivi retribuiti con il FIS fintanto che non si avrà la sicurezza della dotazione finanziaria per le scuole (con esclusione della funzione strumentale per gli studenti diversamente abili e incarichi ad essa connessi, e degli incarichi relativi all’insegnamento dell’italiano per stranieri agli alunni neoarrivati)
- sospensione della adozione dei libri di testo
- sospensione delle gite e dei viaggi di istruzione
- sospensione di tutte le attività non previste dal CCNL come obbligatorie.
I docenti concordano di far pervenire ai genitori ed agli alunni, nonché ai mezzi di comunicazione il presente documento, al fine di chiarire le motivazioni dell’attuale stato di mobilitazione".