L’ultimo weekend di gennaio porta in dote una piacevole novità per il Pistoia Basket Junior.
Podisti della Silvano Fedi impegnati, questo weekend, quasi esclusivamente nella “Montecatini Half Marathon”, con buoni piazzamenti e un bello spirito di squadra.
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La diciassettenne Virginia Martelli, che vive con la famiglia a San Baronto, ha conquistato, per il secondo anno consecutivo, il gradino più alto del podio.
Si è svolta domenica 26 gennaio presso la piscina intercomunale Larciano-Lamporecchio, la seconda tappa della ventiduesima edizione del Campionato interregionale di nuoto-Trofeo Giacomo Di Napoli.
Erano circa 600 i partecipanti alla sesta edizione della gara podistica <<Half Marathon Città di Montecatini Terme>>, sulla classica distanza di km 21,098 e organizzata alla perfezione dalla società Montecatini Marathon.
L’Ippodromo Snai Sesana torna protagonista in questo nuovo anno aprendo i battenti, anche questa volta, alla ‘Half Marathon città di Montecatini Terme’.
Consueto punto settimanale sull’attività del Pistoia Basket Junior che chiude un weekend particolarmente positivo. Di seguito il resoconto delle varie partite disputate dalle squadre biancorosse del settore giovanile.
La famiglia polacca di nove persone fu assassinata dai tedeschi per aver dato rifugio ai vicini di casa ebrei.
Raccontami un libro, di Ilaria Cecchi
Un inizio di stagione all’insegna delle grandi firme. Sabato, alle 21, il Teatro “Giovanni Pacini” apre la stagione di prosa con un appuntamento di grande richiamo.
La coppia composta da Renato Pozzetto e Cochi Ponzoni ha lasciato un segno indelebile nella storia del cabaret teatrale e televisivo.
Dopo tanti anni in cui il cammino dei due artisti li aveva portati su strade diverse, Cochi e Reanato sono tornati insieme per proporre uno spettacolo prodotto dalla Compagnia Alto Verbano e diretto dallo stesso Renato Pozzetto, “Quelli del cabaret”.
Uno spettacolo fortemente comico, che ovunque sia stato rappresentato ha registrato il sold out, e approda finalmente nello storico Teatro pesciatino.
La coppia Ponzoni-Pozzetto, formatasi quasi cinquanta anni fa, ha debuttato nel 1965 al Derby di Milano, palcoscenico sul quale si sono esibiti i maggiori intrepreti di una forma teatrale, il cabaret, di cui Cochi e Renato possono essere considerati due precursori.
Il duo ha creato un genere di comicità originale, al contempo poetico e surreale; dopo il Derby è arrivata la televisione: Cochi e Renato hanno preso parte e condotto nella veste di presentatori alcune fra le più popolari trasmissioni televisive; un nome su tutti: l’edizione 1974 di “Canzonissima”.
Molte fra le canzoni che compongono il repertorio della coppia sono entrate a pieno titolo nella cultura popolare italiana, diventando veri e propri tormentoni ante litteram: basti pensare a “La gallina”, “Canzone intelligente”, “E la vita, la vita”, e, soprattutto, la loro peculiare versione della classica “Come porti i capelli bella bionda”.
In “Quelli del cabaret” Cochi e Renato, accompagnati sul palcoscenico da una band che si esibirà rigorosamente dal vivo, raccontano la loro storia, riproponendo le gag e gli sketch che li hanno resi popolari, magari modificati per essere resi più attuali, affiancati da tante esilaranti novità.
“Ci siamo accorti che sono 50 anni che facciamo i saltimbanchi- spiega Renato Pozzetto –questo spettacolo presenta un riassunto delle cose che hanno divertito di più noi e il pubblico, vecchie e nuove, tenendo presente che per trent’anni siamo andati ognuno per i fatti propri, Cochi ha fatto più teatro, io sono stato rapito dal cinema. Una decina di anni fa ci siamo ri-incontrati, abbiamo prodotto una fiction, Nebbia in Val Padana, facendo la quale abbiamo riscoperto la voglia di stare insieme, di riproporci. E allora, eccoci qua.”
“Questo spettacolo- conferma Cochi Ponzoni –sarà anche una citazione dei nostri compagni di strada, di quelli che hanno segnato l’inizio della nostra carriera, Enzo Jannacci, Lino Toffolo, Bruno Lauzi, Felice Andriasi, che facevano parte del gruppo con cui abbiamo inizato a fare cabaret al Derby, quel gruppo che avevamo definito Gruppo Motore, per dare l’idea dell’energia che mettevamo sul palco.”