L’ultimo weekend di gennaio porta in dote una piacevole novità per il Pistoia Basket Junior.
Podisti della Silvano Fedi impegnati, questo weekend, quasi esclusivamente nella “Montecatini Half Marathon”, con buoni piazzamenti e un bello spirito di squadra.
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La diciassettenne Virginia Martelli, che vive con la famiglia a San Baronto, ha conquistato, per il secondo anno consecutivo, il gradino più alto del podio.
Si è svolta domenica 26 gennaio presso la piscina intercomunale Larciano-Lamporecchio, la seconda tappa della ventiduesima edizione del Campionato interregionale di nuoto-Trofeo Giacomo Di Napoli.
Erano circa 600 i partecipanti alla sesta edizione della gara podistica <<Half Marathon Città di Montecatini Terme>>, sulla classica distanza di km 21,098 e organizzata alla perfezione dalla società Montecatini Marathon.
L’Ippodromo Snai Sesana torna protagonista in questo nuovo anno aprendo i battenti, anche questa volta, alla ‘Half Marathon città di Montecatini Terme’.
Consueto punto settimanale sull’attività del Pistoia Basket Junior che chiude un weekend particolarmente positivo. Di seguito il resoconto delle varie partite disputate dalle squadre biancorosse del settore giovanile.
La famiglia polacca di nove persone fu assassinata dai tedeschi per aver dato rifugio ai vicini di casa ebrei.
Raccontami un libro, di Ilaria Cecchi
L'associazione Donne per la Sicurezza Onlus affianca una mamma impegnata nella sua battaglia per riavere il proprio figlio, di 8 anni e mezzo, affidato dal Tribunale di Firenze ai servizi sociali del distretto Valdinievole. «Nonostante il Tribunale, nel 2010, abbia disposto l'affidamento del minore ai servizi sociali, lo stesso diede anche loro l'incarico di porre in essere interventi di sostegno al recupero della capacità genitoriale dei genitori – spiega l’avvocato Marco Valerio Verni –. Oggi, di tutto questo pare non esservi traccia. Non vi è dubbio che, in certi casi sia opportuno, per un bambino, essere momentaneamente affidato a strutture terze rispetto alla famiglia di origine: ma è altresì vero che esso poi non possa essere abbandonato. E che il personale preposto debba porre in essere tutti i protocolli per recuperare il rapporto tra il bambino affidato e i suoi genitori. I servizi sociali invece, nel tempo, si sono visti aumentare a dismisura i loro poteri discrezionali, a discapito della serenità delle famiglie. La mamma è una donna distrutta dal dolore e dalla preoccupazione di vedere il proprio figlio che, in ogni occasione, piangendo disperatamente, le chiede di poter tornare con lei, nella loro casa».