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JUDO

Una nuova cintura nera per il Kodokan Montecatini. Sabato 14 dicembre, presso il Palagolfo di Follonica, si sono tenuti gli esami federali della regione Toscana Judo per il passaggio a cintura nera.

BASKET

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BASKET

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BASKET

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PODISMO

Manifestazioni finali per gli atleti della Silvano Fedi in questo positivo 2024. 

PODISMO

E siamo a 6 candeline per la Terme Parkrun l'evento che ogni sabato mattina, con partenza alle ore 9 dalle Terme Tamerici, permette di fare 5 km nella nostra bellissima pineta.

TENNIS

È di Pieve a NIevole il nuovo campione italiano Under 16. Matteo Gribaldo, tennisticamente cresciuto allo Sporting Club Montecatini con Daniele Balducci (e da pochi mesi tesserato per il Tc Pistoia), ha sconfitto in finale a Tirrenia Simone Massellani.

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L’ultimo impegno agnostico d’importanza nazionale del 2024 ha avuto luogo presso il tiro a segno di Milano nel fine settimana appena trascorsa, dove si sono disputati il Campionato d’inverno e la fase nazionale del Campionato giovanissimi.

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"I miracoli non esistono", un romanzo amaro sul Natale.

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Si chiude il cerchio sul tema “Informazione e disinformazione”, iniziato nel suo primo lavoro, pubblicato nel 2018.

Ferragosto nella valle
quanto caldo che mi assale.

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Oroscopo dicembre 2024.

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VALDINIEVOLE
Federcaccia: "Fermiamo l'abbattimento indiscriminato dei cinghiali"

2/4/2013 - 11:55

Federcaccia provinciale interviene per prendere posizione contro l'abbattimento dei cinghiali.

"Fermiamo l’abbattimento dei cinghiali. Non ha senso ciò che è accaduto e sta accadendo. L’associazione cinghialai della provincia di Pistoia, presieduta da Daniele Pacelli e Federcaccia chiedono che vengano fermati gli abbattimenti dei cinghiali da parte delle guardie venatorie dove questo animale non fa danni.

 

In una riunione, tenutasi a San Marcello Pistoiese, alla quale hanno partecipato circa 200 cacciatori, in rappresentanza di una assai più larga platea di interessati ma che per limiti di capienza dei locali non potevano presenziare, sia Daniele Pacelli, sia Federcaccia si sono detti d’accordo sul totale abbattimento del cinghiale dove l’animale non deve stare e dove fa veramente danni.

 

Ma come, ad esempio, nel caso dell’oasi ex Smi, tra l’altro gestita dal Wwf, in piena area vocata, cioè dove secondo il piano faunistico provinciale di Pistoia la presenza del cinghiale è compatibile con il territorio. Siamo assolutamente contrari al suo abbattimento oltretutto in forma metodica, indiscriminata e con l’ausilio dell’”appastamento”. Quindi basta uccidere cinghiali nell’oasi.

 

Abbiamo assistito a cose che assolutamente non approviamo: con un metro di neve, con gli animali affamati e alla disperata ricerca di cibo, si sono richiamati all’interno dell’oasi ex area Smi con abbondanti quantità di cibo, sono stati attirati entro recinti appositamente predisposti e qui abbattuti dalle guardie provinciali. Fortuna che è un’oasi gestita dal Wwf.

 

Ma la cosa che non può essere tollerata è che dentro quei recinti, per via della fame, non sono stati attirati solo quei pochi animali ancora presenti nell’oasi, ma anche quelli che stazionavano a km di distanza.

 

Le motivazioni che sottendono a questo operato sono due. La prima sono i danni che i cinghiali avrebbero fatto nella zona intorno all’oasi. Ebbene dai dati in possesso dell’Atc, nel raggio di 200 metri dall’oasi, cioè quelli dove per legge può esserne chiamato a rispondere il gestore dell’oasi, i danni sono pari a zero. Né ci potrebbero essere perché è tutto territorio boschivo.

 

Il secondo parametro è la densità della popolazione di questo animale. Ebbene anche questo parametro va calibrato non sulla sola zona dell’oasi, ma sull’intera area vocata della provincia di Pistoia. Se si facesse così si vedrebbe in modo chiaro che la popolazione di cinghiali è assolutamente entro i parametri e in forte calo rispetto agli anni passati.

 

Ci chiediamo, e domandiamo, se fossero stati i cacciatori ad abbattere dei cinghiali in un oasi gestita dal Wwf cosa sarebbe successo? Forse ci sarebbe stata un’interpellanza parlamentare in merito. Per queste ragioni e per la sordità della Provincia alle pacate richieste giunte dall’associazione cinghialai e da Federcaccia crediamo che debba essere presa in seria considerazione e messa in atto ogni azione di intervento. Non ultima la sospensione di qualunque forma di collaborazione con l’amministrazione provinciale per tutti quegli interventi a salvaguardia dell’agricoltura che fino a oggi sono stati attuati.

 

Siamo consci e dispiaciuti perché questa posizione potrebbe creare problemi, ma non abbiamo altre alternative e speriamo che la nostra protesta sensibilizzi anche il mondo agricolo il quale dovrebbe essere nostro alleato in questa battaglia. I cacciatori sanno benissimo che in primo luogo deve  essere tutelato quel mondo. Protetto da tutte quelle specie che possono incidere negativamente sulle coltivazioni. Fino a oggi lo hanno dimostrato e vorrebbero continuare a farlo a condizione che si trovi un punto d’incontro che soddisfi ambedue le parti. Perché anche gli agricoltori sanno benissimo che, in questo caso, senza l’aiuto dei cacciatori non si va da nessuna parte".

 

In foto: Giovanni Pratesi (presidente provinciale Federcaccia), Angelo Dessì (presidente Atc) e Daniele Pacelli (associazione cinghialai).

Fonte: Federcaccia
 
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