L’ultimo weekend di gennaio porta in dote una piacevole novità per il Pistoia Basket Junior.
Podisti della Silvano Fedi impegnati, questo weekend, quasi esclusivamente nella “Montecatini Half Marathon”, con buoni piazzamenti e un bello spirito di squadra.
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La diciassettenne Virginia Martelli, che vive con la famiglia a San Baronto, ha conquistato, per il secondo anno consecutivo, il gradino più alto del podio.
Si è svolta domenica 26 gennaio presso la piscina intercomunale Larciano-Lamporecchio, la seconda tappa della ventiduesima edizione del Campionato interregionale di nuoto-Trofeo Giacomo Di Napoli.
Erano circa 600 i partecipanti alla sesta edizione della gara podistica <<Half Marathon Città di Montecatini Terme>>, sulla classica distanza di km 21,098 e organizzata alla perfezione dalla società Montecatini Marathon.
L’Ippodromo Snai Sesana torna protagonista in questo nuovo anno aprendo i battenti, anche questa volta, alla ‘Half Marathon città di Montecatini Terme’.
Consueto punto settimanale sull’attività del Pistoia Basket Junior che chiude un weekend particolarmente positivo. Di seguito il resoconto delle varie partite disputate dalle squadre biancorosse del settore giovanile.
Sabato 1 febbraio è in programma l'inaugurazione della mostra "Caos, lo spazio alla parola".
La famiglia polacca di nove persone fu assassinata dai tedeschi per aver dato rifugio ai vicini di casa ebrei.
Scade il 12 aprile per le imprese di autoriparazione, che lavorano sugli impianti di aria condizionata sugli autoveicoli fino a 8 posti e sui veicoli commerciali fino a 3,5 t di portata, il termine per iscriversi al registro telematico per i gas fluorurati (gestito dalla Camere di commercio).
Questo obbligo, evidenzia il responsabile autoriparazione Cna, Paolo Spadoni, esiste solamente in Italia e in nessun stato europeo è in vigore. Inoltre dopo l'iscrizione gli addetti non possono più operare se non effettuano un corso formativo di 8 ore per ottenere l'attestato per lavorare sugli impianti di aria condizionata.
Le imprese già da anni operano nelle ricariche di aria condizionata con apparecchiature elettroniche a circuito chiuso (quindi in totale sicurezza), per le quali basta inserire lo spinotto nel rubinetto del condizionatore, perchè lo strumento entri in funzione (aspiri e reimmetta gas nel serbatoio) con il semplice azionamento di un tasto.
Le imprese non capiscono quale tipo di formazione debbano ricevere e quale procedura di iscrizione devono sostenere, se può bastare una semplice integrazione al registro delle imprese.
Tutto questo deriva dal recepimento di una direttiva europea del 2006 e dal regolamento n.307/2008, tramite il DPR 43/2012 con 6 anni di ritardo e in previsione nel giro di 2-3 anni di sostituire i gas fluorurati con gas di nuova generazione non a effetto serra.
Purtroppo il recepimento delle direttive europee in Italia aggiunge sempre burocrazia e inutili balzelli amministrativi ed economici a carico delle imprese (Nell'autoriparazione le stessa cosa è avvenuta per le emissioni in atmosfera e per il Sistri: obblighi non previsti negli altri stati membri).
Autoriparazione Cna, insieme alle altre organizzazioni, continua Spadoni, (che personalmente aveva inviato una nota al ministero per manifestare il disagio degli imprenditori) ha richiesto l'esonero degli autoriparatori dagli obblighi del DPR 43/2012 e attende ancora risposta.
La situazione è critica con l'approssimarsi dell'estate, perchè per mettere in regola le numerose imprese ci vorranno diversi mesi(se non intervengono proroghe). Per adempiere all'obbligo ogni imprese deve sostenere un costo sensibile, circa 400 euro per corso, iscrizione e assistenza a cui si aggiungono le 8 ore retribuite per addetto, che frequenta il corso.
Considerando che l'obbligo dovrebbe essere assolto da circa 50-60.000 addetti,l'ammontare totale del solo costo burocratico si avvicina a circa 25 milioni di euro e quello per il costo degli addetti a oltre 10 milioni euro: un bel salasso per le imprese e per i consumatori,sui quali dovrebbe essere ricaricato(anche se non sempre è possibile): una bella fetta da spartire per pochi tra Camera di commercio (iscrizione), Stato (Iva), agenzie formative accreditate (corso), consulenti (assistenza)
Contro questi 'disservizi' burocratici dovrebbero protestare oltre alle associazioni artigiane anche le associazioni dei consumatori e i sindacati, se hanno interesse a tutelare i loro rappresentati.