Avrebbe ucciso la sorella al culmine di una lite per un debito di 500 euro, lo scorso 22 dicembre, a Rozzano. Mirco Boscani, operaio disoccupato residente a Monsummano, da allora si trova nel carcere di San Vittore. Ieri si sono chiuse le indagini, e quasi sicuramente si andrà a giudizio immediato (il 20 settembre) in corte d’assise. Per ora, infatti, non è ancora arrivata la richiesta di «abbreviato» da parte del difensore, che comporterebbe lo sconto di un terzo sull’eventuale pena. La decisione di difendersi davanti ai giudici popolari, significherebbe che Boscani pensa di poterli convincere della propria innocenza, anche rischiando una condanna più pesante. L’uomo ha sempre negato di essere l’autore del delitto, anche se a inchiodarlo c’è un test del Dna.

Loredana è morta per una profonda ferita alla testa, e aveva sul collo anche segni di strangolamento. La casa in cui abitava con l’anziana madre era in perfetto ordine, nessun segno di effrazione, nulla fuori posto. Difficile quindi pensare all’ipotesi di una rapina finita in tragedia. l rapporto tra i due fratelli era problematico: lui aveva perso il lavoro e continuava a chiederle soldi.