L’ultimo weekend di gennaio porta in dote una piacevole novità per il Pistoia Basket Junior.
Podisti della Silvano Fedi impegnati, questo weekend, quasi esclusivamente nella “Montecatini Half Marathon”, con buoni piazzamenti e un bello spirito di squadra.
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La diciassettenne Virginia Martelli, che vive con la famiglia a San Baronto, ha conquistato, per il secondo anno consecutivo, il gradino più alto del podio.
Si è svolta domenica 26 gennaio presso la piscina intercomunale Larciano-Lamporecchio, la seconda tappa della ventiduesima edizione del Campionato interregionale di nuoto-Trofeo Giacomo Di Napoli.
Erano circa 600 i partecipanti alla sesta edizione della gara podistica <<Half Marathon Città di Montecatini Terme>>, sulla classica distanza di km 21,098 e organizzata alla perfezione dalla società Montecatini Marathon.
L’Ippodromo Snai Sesana torna protagonista in questo nuovo anno aprendo i battenti, anche questa volta, alla ‘Half Marathon città di Montecatini Terme’.
Consueto punto settimanale sull’attività del Pistoia Basket Junior che chiude un weekend particolarmente positivo. Di seguito il resoconto delle varie partite disputate dalle squadre biancorosse del settore giovanile.
La famiglia polacca di nove persone fu assassinata dai tedeschi per aver dato rifugio ai vicini di casa ebrei.
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Pesanti le accuse che pendevano sulla sua testa: dalle ripetute violenze sessuali sulla figlioletta di appena 4 anni, alle continue botte e bastonate alla moglie, alla quale, quando la donna aveva trovato il coraggio di scappare di casa con la bambina, aveva addirittura strappato un orecchio con un morso. Ma altrettanto pesante è stata la condanna inflitta a un nigeriano di 49 anni: 18 anni e 6 mesi di reclusione, con la decadenza dalla potestà genitoriale. L’uomo, uscito di recente dal carcere, dove si trovava per altri reati, è attualmente irreperibile.
I fatti risalgono al 2005-2006. Le accuse nei suoi confronti iniziarono a venire fuori quando la moglie dovette essere ricoverata all’ospedale a causa dell’ennesima aggressione. Stanca dei maltrattamenti, era andata via di casa e aveva trovato ospitalità da un’amica. L’uomo l’aveva rintracciata e, dopo aver sfondato la porta di casa, l'aveva presa a calci e pugni, cercando di strangolarla e poi strappandole con un morso mezzo orecchio sinistro. Le botte erano motivate dal rifiuto di prostituirsi. Poi erano emerse anche le violenze sessuali che la bambina aveva dovuto subire dal padre, costretta, nonostante la tenera età, a praticargli rapporti orali o a masturbarsi, di notte, nel suo lettino, mentre la madre dormiva.