L’ultimo weekend di gennaio porta in dote una piacevole novità per il Pistoia Basket Junior.
Podisti della Silvano Fedi impegnati, questo weekend, quasi esclusivamente nella “Montecatini Half Marathon”, con buoni piazzamenti e un bello spirito di squadra.
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La diciassettenne Virginia Martelli, che vive con la famiglia a San Baronto, ha conquistato, per il secondo anno consecutivo, il gradino più alto del podio.
Si è svolta domenica 26 gennaio presso la piscina intercomunale Larciano-Lamporecchio, la seconda tappa della ventiduesima edizione del Campionato interregionale di nuoto-Trofeo Giacomo Di Napoli.
Erano circa 600 i partecipanti alla sesta edizione della gara podistica <<Half Marathon Città di Montecatini Terme>>, sulla classica distanza di km 21,098 e organizzata alla perfezione dalla società Montecatini Marathon.
L’Ippodromo Snai Sesana torna protagonista in questo nuovo anno aprendo i battenti, anche questa volta, alla ‘Half Marathon città di Montecatini Terme’.
Consueto punto settimanale sull’attività del Pistoia Basket Junior che chiude un weekend particolarmente positivo. Di seguito il resoconto delle varie partite disputate dalle squadre biancorosse del settore giovanile.
La famiglia polacca di nove persone fu assassinata dai tedeschi per aver dato rifugio ai vicini di casa ebrei.
Raccontami un libro, di Ilaria Cecchi
Come terzo appuntamento di stagione il Teatro Comunale di Lamporecchio ospita sabato 14 dicembre (ore 21) "L'impresario delle Smirne" di Goldoni, nella produzione siglata Associazione Teatrale Pistoiese in collaborazione con Valzer srl e diretta da Roberto Valerio.
Uno spettacolo che, a metà della lunga tournée 2013/2014 (che vede oltre 60 recite, molte delle quali in città importanti, da Milano a Bologna, da Trieste e Brescia a Cagliari, Cremona e Treviso) torna nella nostra provincia dopo il grande successo dello scorso anno: protagonisti, oltre allo stesso Valerio, Valentina Sperlì, Nicola Rignanese, Massimo Grigò (tutti e quattro già nel cast del fortunato Vantone di Pasolini che debuttò proprio a Lamporecchio qualche stagione fa, sempre diretto da Valerio) ed Antonino Iuorio. Assieme a loro, Federica Bern, Alessandro Federico, Chiara Degani, Peter Weyel. Le scene sono di Giorgio Gori, i costumi di Lucia Mariani; Emiliano Pona firma le luci.
La vicenda goldoniana, con tratti di grande comicità, ruota attorno ad un gruppo di attori pettegoli, invadenti, boriosi e intriganti (Tognina/Valentina Sperlì; Carluccio/Antonino Iuorio, Maccario/Massimo Grigò; Annina/Federica Bern; Lucrezia/Chiara Degani; Pasqualino/Alessandro Federico) che, disperati e affamati (ed alloggiati nell'Osteria di Beltrame/Peter Weyel) vivono per un attimo l’illusione della ricchezza nella speranza di riuscire a partire per una favolosa tournée in Oriente con un ricco mercante delle Smirne (Alì/Nicola Rignanese) e tornare carichi d’oro e di celebrità.
Distratti dalle loro piccole beghe e rivalità, occupati a farsi la guerra per far carriera, invidiosi di una posizione nella gerarchia teatrale, di un costume più o meno sfarzoso, di un privilegio in più e soprattutto di avere una paga l’uno più alta dell’altro, non si accorgono di essere delle piccole sciocche marionette i cui fili vengono manovrati da chi il potere veramente ce l’ha, per la sua posizione o per il suo denaro (Il Conte Lasca/Roberto Valerio).
"L’impresario delle Smirne è un grande affresco – spiega Roberto Valerio – una cantata corale affidata all’insieme della compagnia che lo rappresenta: ogni personaggio si rivela incisivo, necessario in un “divertissement d’ensemble” che restituisce il clima lezioso e libertino dell’epoca. Ma che allo stesso tempo offre l’occasione per porsi alcune domande di sconcertante attualità: che importanza ha l’Arte e in modo specifico l’Arte teatrale nella società contemporanea? E che ruolo riveste all’interno di suddetta Arte, l’attore? In quale modo è possibile riuscire a realizzare spettacoli di grande valore artistico senza adeguate risorse finanziarie?
Credo che per gli artisti di teatro sia doveroso riuscire a costruire spettacoli che ‘parlino’ al pubblico di oggi, con un linguaggio assolutamente contemporaneo, così come ho cercato di fare già con Il Vantone di Pasolini ed Un marito ideale di Wilde. Nell’Impresario si parla di grandi illusioni, di grandi promesse, della precarietà del lavoro, della mercificazione del corpo che spesso impera nel mondo dello spettacolo… Togliendo ciò che è più datato, si porta in luce il nucleo vero del testo, che risalta grazie al linguaggio teatralissimo di Goldoni. Il suo ritratto dell’ambiente del teatro e degli attori, in particolare, è ancora straordinariamente attuale, con tutte le sue contraddizioni e precarietà. Ho cercato di rimanere fedele al testo originale, pur intervenendo sulla struttura drammaturgica, incastonando l’uno nell’altro i primi due atti, ‘tradizionale’ presentazione dei personaggi.
Dal punto di vista registico, ho immerso il testo in un’ambientazione anni Cinquanta con riferimenti vari alla filmografia italiana (ovviamente Fellini, ma anche Vita da cani di Monicelli, le atmosfere dell’avanspettacolo…) con molte citazioni. In questa commedia si ride, e molto, ma si riflette anche su temi importanti. Con tutti gli attori, poi, si è creata davvero una splendida collaborazione e lo spettacolo è davvero il risultato di un grande lavoro di gruppo”.
Apertura biglietteria Teatro Comunale venerdì 13 dicembre (ore 16.30/19) e sabato 14 dicembre 16.30/19 e dalle ore 20.30. I biglietti si possono prenotare e acquistare anche alla biglietteria del Teatro Manzoni (0573 991609 – 27112).
La stagione del Teatro Comunale di Lamporecchio è realizzata anche grazie al sostegno di numerose aziende: Sensi Vini, Sel, Fabo, Stamp Foil, Oleificio Montalbano, Ancillotti autonoleggio, Bianchini, Fratelli Borgioli, Bruno F.lli Costruzioni, Toscana Energia, Termocontrol, Coop Larciano, Farmacia Petra e Cir Food.