Cisl e Uil ci inviano un comunicato congiunto sulla situazione dell'azienda sanitaria locale.

"Le scriventi organizzazioni sindacali prendono atto delle decisioni assunte dalla Rsu aziendale, venerdì 6 giugno, in merito alle "Problematiche inerenti il sistema sanitario pistoiese" sostenendone pienamente l'operato. Da notare la coincidenza della riunione della Rsu nel medesimo giorno della nostra conferenza stampa. I problemi evidenziati dalla Rsu sulla inadeguatezza del sistema in rapporto alle minime esigenze avanzate dalla cittadinanza sono solo una parte delle questioni che noi lamentiamo da tempo e che abbiamo rese pubbliche nella recente conferenza stampa.

Prendiamo atto, con piacere, che nel merito delle problematiche evidenziate in conferenza non è stato avanzato alcun dissenso. Respingiamo al mittente le critiche sui valori poco nobili che ci vengono attribuiti. E' bene che la Cgil quando parla di valori pensi prima a casa sua, gli altri penseranno alla propria e il mondo che ci circonda saprà ben valutare.

Per quanto ci riguarda, nessuna dipendenza, o meglio, nessun condizionamento dai colori della politica locale e regionale. Nell'attuale sistema di revisione delle arre territoriali. Città metropolitane, soppressione delle province, modifica dell'aree vaste, i sistemi sanitari più deboli saranno assorbiti da quelli più efficienti. La soluzione è semplice. Per raggiungere obiettivi già programmati sulla base di precise  scelte politiche, occorre solo indebolire l'efficienza di servizi che, per merito e professionalità, potrebbero  interferire sulle scelte di cui sopra (uno che è ben visibile a tutti è il 118, la cui organizzazione e professionalità è invidiata e copiata da tutte le Asl d'Italia), che finirà per essere assorbito dai compagni fiorentini.

A fronte di questo gioco “sottile” i cittadini utenti da un lato e i dipendenti dall'altro saranno coloro che pagheranno, in prima persona, il prezzo più alto di questa politica. Per tutto ciò Cisl e Uil ribadiscono la loro contrarietà a un disegno che non preveda trasparenza e professionalità alla base di ogni decisione".