Una “bestia impazzita” nella notte del 4/5 marzo ha imperversato su tutta la Toscana. Oltre alla città di Pistoia che ha perduto circa 1600 alberi del proprio verde pubblico”, la devastazione ha colpito anche e soprattutto la montagna, distruggendo interi boschi e pinete. Il territorio di Marliana ha cambiato i suoi connotati completamente e non è esagerato affermarlo.

Una devastazione: della natura ma anche della storia, ma anche dello spirito degli antenati, calpestato e disperso per sempre che si assomma a quella in corso che sta letteralmente svuotando la montagna riducendola a spazi abbandonati e vuoti di voci e presenze. 

Il Comune di Marliana per onorare la memoria dei propri alberi, ma anche per far si che l’indifferenza non prevalga sulla rassegnazione ha pensato di organizzare una mostra fotografica da alimentarsi con la collaborazione di tutti coloro che hanno potuto fissare con uno o più scatti quei momenti terribili. Una mostra per fissare palpiti, messaggi, grida di dolore, saluti definitivi ma anche e soprattutto un momento di riflessione su quelli che una volta erano boschi o pinete o giardini oggi ahimè diventati spazi vuoti e anch’essi assordanti di assenze.

La stampa ha enfatizzato in modo roboante la devastazione delle pinete o luoghi famosi, ignorando quasi del tutto alre realtà. E il territorio del comune di Marliana è una di queste. Basta farsi un giro per accorgersi quanto la “bestia impazzita” abbia lavorato e quanti segni tragici abbia lasciato.

Questa mostra ("L'onore della memoria, dall'11 luglio al 16 agosto) dunque vuole riportare alla luce della ribalta quanto accaduto e per farlo ha bisogno che i media si facciano portavoce dell'iniziativa. L’estate è il tempo giusto perché in questa stagione anche la montagna sempre più in crisi di identità riesce a “racimolare” un po’ di presenze. Cercare di raddoppiarle o triplicarle sarebbe già restituirgli una boccata di ossigeno.

La mostra fotografica farà tappa a Panicagliora, a Marliana, a Casore del Monte per terminare a Serra Pistoiese. Durante ogni sosta saranno i visitatori stessi ad indicare le fotografie che più di altre rappresentino la tragicità del tutto. Le sette foto più votate, saranno ulteriormente ingrandite per andare ad abitare in un luogo pubblico di ogni frazione.