Silvia Biagini (Fp Cgil), Andrea Bini (Cisl Fp) e Franco Bugelli (Uil Fpl) intervengono sui dipendenti della Provincia.
 
"Si è svolta ieri presso gli uffici della Prefettura di Pistoia, la procedura di raffreddamento e conciliazione dei conflitti per avviare lo stato di agitazione delle lavoratrici e lavoratori precari dei servizi lavoro, formazione professionale e programmazione della Provincia di Pistoia, i cui contratti andranno in scadenza a partire dal 31 agosto prossimo. 

Ci troviamo di fronte a una situazione paradossale: la Provincia di Pistoia, pur volendolo e pur disponendo delle risorse necessarie, non può prorogare i contratti in scadenza, a causa di una norma contenuta nella legge di stabilità e legata allo sfondamento del patto di stabilità da parte dell'ente nell'anno 2014.

La norma avrebbe dovuto essere modificata in seno al Dl enti locali ma così non è stato e, nei prossimi mesi, i disoccupati del nostro territorio si vedranno privati di ulteriori servizi quali l'orientamento individuale, il collocamento mirato a soggetti disabili, il servizio tirocini formativi, il tutoraggio ai giovani in obbligo formativo e tutte le attività svolte per attivare corsi di formazione professionale e per garantire l'attivazione di contratti di apprendistato.

Oltre a questo, 38 lavoratrici e lavoratori (per la maggior parte donne) perderanno il lavoro dopo 12 anni di precariato. Il Dl enti locali è attualmente in Senato per la sua trasformazione: le Rsu di tutte le Province d'Italia hanno inviato ai senatori e ai deputati dei propri territori degli emendamenti volti a correggere una norma assurda che porterà licenziamenti ed interruzione di servizi fondamentali, poiché la situazione della Provincia di Pistoia non è isolata ma coinvolge molte altre realtà, quali ad esempio Milano e Torino.

Ci sono pochi giorni per cambiare il disegno di legge e come organizzazioni sindacali faremo tutto ciò che è in nostro potere per salvare i lavoratori coinvolti ed i servizi: il 13 luglio si terrà a Firenze un'assemblea dei lavoratori dei servizi per l'impiego e della polizia provinciale, alla quale abbiamo invitato a partecipare i deputati ed i senatori toscani e nei prossimi giorni svolgeremo assemblee nei centri per l'impiego.

Martedì 21 luglio abbiamo proclamato una giornata di sciopero dei lavoratori dei servizi per l'impiego, formazione professionale e programmazione della Provincia di Pistoia con lo scopo di dare un segnale forte al Governo a partire proprio dalla tutela di chi lavora per dare opportunità di lavoro ad altri: riforme di questo genere non funzionano ed hanno come unico risultato quello di creare disoccupazione, distruggere i servizi ed impoverire i cittadini attraverso l'aumento delle tasse e l'emarginazione sociale”.

In allegato Pdf il verbale di procedura di conciliazione, gli emendamenti inviati agli onorevoli e la mozione approvata dal consiglio regionale.

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