Giuseppe Franchi (associazione culturale "Il bene comune") interviene per annunciare la piantumazione di diversi gelsi in un'area pubblica cittadina.

"Percorrendo  la via  Landini, una traversa che collega  via S. Maria con via Terrarossa e sbocca in prossimità del cimitero comunale, con lo sguardo rivolto a nord, si vede un' ampia area verde, delimitata, a sinistra, da alcune abitazioni familiari con giardini e a destra dal complesso urbano conosciuto come “le villette“ con edifici a due piani, piacevoli a vedersi.

In una parte pubblica di questa area sono stati piantati, nel mese di dicembre, ben sessanta gelsi ornamentali, con una duplice motivazione: compensare la comunità per la perdita di numerose piante abbattute dalle violentissime raffiche di vento dell'uragano che coinvolse anche la Valdinievole e, allo stesso tempo, recuperare in qualche modo un aspetto del paesaggio storico ottocentesco e dei primi decenni del Novecento quando la presenza dei gelsi da baco da seta e gelsi da frutto era diffusissima.

Traccia di questo paesaggio era stata già accennata nei decenni scorsi con tre gelsi a frutto  piantati a sud di via Landini, in prossimità dello stadio comunale in una zona dove sorgono anche villette eleganti con giardini curati, case popolari con una forma dignitosa, un parco giochi per ragazzi e spazi verdi pubblici con lecci.

La parte confinante con questa area di nuova piantumazione è di proprietà privata ma con forti vincoli  per l'edificabilità. L'auspicio è che anche questa parte possa essere acquisita dalla amministrazione comunale, con un intervento coraggioso che possa destinare tutta la zona ancora non edificata a un ampio parco pubblico, dove vengano piantati altri gelsi.

Gli abitanti di questo territorio potranno allora sentirsi ancora  più soddisfatti di vivere in una zona salvaguardata, lontani dalla cementificazione selvaggia che purtroppo ha investito altre aree del nostro comune e di avere il privilegio di poter cogliere, forse più che in ogni altro luogo della pianura buggianese, l'immagine, come disegnata in una cartolina, del Castello di Buggiano, che conserva inalterato nel tempo il rosso settecentesco dei suoi edifici".