E' disponibile alla vendita l'abbonamento per 19 gare casalinghe della stagione (post season esclusa) de La T Tecnica Gema Montecatini
Nico Basket – Cmb Valdarno 64-58.
L’attività in palestra è già ripresa da quasi un mese ma è oramai alle porte anche l’inizio di tutti i campionati del settore giovanile biancorosso
Un grande grazie! E’ quello che la società Pistoia Basket 2000 intende rivolgere a tutta la tifoseria, agli appassionati che nel corso dell’ultimo mese hanno rivolto la propria fiducia al club sottoscrivendo l’abbonamento per la stagione di Lba 2024/25.
Tre le gare che, in questo weekend, hanno visto protagonisti i podisti della Silvano Fedi.
Quasi seicento podisti hanno dato vita alla quarantottesima edizione della ‘’Passeggiata panoramica’’ di km 15,800 e organizzata dalla Podistica Quarrata.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto un accordo, per la stagione 2024/25, con il playmaker di nazionalità americana Semaj Rakim Christon.
Una domenica ‘magica’ all’Ippodromo Snai Sesana di Montecatini Terme.
Vi sarà esposta una selezione di opere della collezione di Stefano Zanobetti, che è anche uno dei curatori dell’evento.
Raccontami un libro, di Italia Cecchi
LAMPORECCHIO - "Laura Merrick: il punto e i ricami di Lamporecchio" e "Capolavori ad ago sul Montalbano": sono le due mostre la cui inaugurazione è in programma il 2 luglio alle ore 18 alla Villa di Papiano e alle 19 alla chiesa di San Giorgio a Porciano.
Fra le varie attività benevoli che Miss Laura Merrick (Hallowell 1842-Firenze 1926) sostenne, vi fu la fondazione della Scuola di merletti con sede a Lamporecchio. La nascita segue la scia di scuole simili sorte in Italia durante la seconda metà del XIX secolo e volute da nobildonne come la contessa Gabriella Rasponi Spalletti a Quarrata nel 1897 o la signorina Giuseppina Morelli nei primi anni del Novecento a Casalguidi.
Animata da quella diffusa filantropia di molte nobildonne, la Merrick volle introdurre nel paese “un’industria sussidiaria per le donne che non hanno lavoro costante”, offrendo loro “un mezzo di modesto guadagno” e proponendo “di migliorare col ritorno allo studio dei bei modelli antichi, il gusto e la tecnica delle lavoratrici nell’industria del ricamo”. Ecco le novità e le singolarità dei lavori di questa scuola che saranno prodotti dalle ricamatrici in essa formate, ovvero cercare spunti e suggerimenti nelle fonti figurative antiche, soprattutto nella scultura medioevale e rinascimentale toscana.
Nella scuola-laboratorio, oltre a imparare singolari ricami a punto antico, fu elaborato un particolare ricamo caratterizzato da un primo passaggio a punto erba, sopra il quale si eseguiva il punto cordonetto, creando così un aspetto serrato e rialzato che contornava le figure, animali e vegetali, appositamente disegnate, che risultavano davvero speciali come mostrano gli esempi rimasti e la documentazione cartacea (disegni e spolveri).
Dagli esemplari pervenuti apprendiamo trattarsi di un bestiario elaborato in modo singolare e cercato nei modelli antichi presenti nelle scultore di edifici sacri e profani, nei musei, non solo italiani, dove si conservano sculture romaniche, gotiche e rinascimentali, ma anche tratte dalle arti minori (miniature, tessuti, smalti, intarsi marmorei, oreficeria, e altro). Nelle due mostre sono esposti singolari esemplari che narrano i vari ricami realizzati dalle mani esperte delle donne del Montalbano e della piana pistoiese.
Tovaglie importanti, tovaglie da tè, servizi all’americana, centrotavola e centri per vassoi, copri-teiere, copri-bottiglie, rotondi sotto-bicchieri, ma anche cuscini e biancheria per la casa, fazzoletti, accessori di moda come guanti e scialli di filet, arredo per la casa, e tutto ciò che all’epoca doveva essere presente in un corredo eccellente, degno di una futura signora di “bon ton” e regina assoluta del focolare domestico.