L’ultimo weekend di gennaio porta in dote una piacevole novità per il Pistoia Basket Junior.
Podisti della Silvano Fedi impegnati, questo weekend, quasi esclusivamente nella “Montecatini Half Marathon”, con buoni piazzamenti e un bello spirito di squadra.
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La diciassettenne Virginia Martelli, che vive con la famiglia a San Baronto, ha conquistato, per il secondo anno consecutivo, il gradino più alto del podio.
Si è svolta domenica 26 gennaio presso la piscina intercomunale Larciano-Lamporecchio, la seconda tappa della ventiduesima edizione del Campionato interregionale di nuoto-Trofeo Giacomo Di Napoli.
Erano circa 600 i partecipanti alla sesta edizione della gara podistica <<Half Marathon Città di Montecatini Terme>>, sulla classica distanza di km 21,098 e organizzata alla perfezione dalla società Montecatini Marathon.
L’Ippodromo Snai Sesana torna protagonista in questo nuovo anno aprendo i battenti, anche questa volta, alla ‘Half Marathon città di Montecatini Terme’.
Consueto punto settimanale sull’attività del Pistoia Basket Junior che chiude un weekend particolarmente positivo. Di seguito il resoconto delle varie partite disputate dalle squadre biancorosse del settore giovanile.
La famiglia polacca di nove persone fu assassinata dai tedeschi per aver dato rifugio ai vicini di casa ebrei.
Raccontami un libro, di Ilaria Cecchi
Il responsabile del settore sociale di Fdian, Alfredo Fortunato, interviene sulla mensa scolastica.
"Se è vero che le colpe dei padri ricadono sui figli, è maggiormente vero che quelle di una amministrazione comunale ricadono su tutti. Il commissario prefettizio adotta una delibera (grazie all''assenza forzata dovuta alla magistratura di una giunta politica) datata luglio 2017 che indica una strada da percorrere contro quelle famiglie che non sono in regola con i pagamenti della mensa e concede agli utenti morosi il tempo per sanare i loro debiti, entro e non oltre il 1° marzo 2018.
Visto la tiepida risposta dei cittadini a meno di un mese dalla scadenza per mettersi in regola, il commissario con un avviso, annuncia di applicare la delibera dopo il 1° marzo. In poche parole ai figli di chi non è in regola sarà proibito di usufruire dei servizi comunali a loro dedicati, quindi niente mensa, niente pulmini e servizi analoghi.
Tale appare come una giusta azione di coercizione per obbligare i genitori irreperibili a versare i soldi dovuti nelle casse del Comune. Sinceramente quale genitore non si sentirebbe in difficoltà nei confronti del proprio figlio a riprenderselo da scuola per portarlo a pranzare a casa. Mentre tutti gli altri andranno in mensa, ma più che altro come si sentirà quel bambino a cui viene tolta la gioia di socializzare a mensa con gli altri bambini e viene privato proprio di quello che è un momento importante di convivenza sociale ed educativo.
La somma che il Comune deve recuperare si aggira attorno ai 140.000 euro cifra riportata dalla delibera ma noi crediamo che la cifra accumulata in anni di assoluta indifferenza delle amministrazioni precedenti sia più del doppio, comunque belle cifre non c'è che dire per un Comune sull'orlo del dissesto. Se si pensa che la spesa per la mensa pro capite si aggira (più o meno) sui 100 euro al mese, si fa presto a comprendere la vastità dell'evasione che va avanti da diverso tempo.
Quindi secondo noi oltre che ai genitori inadempienti, su cui si dovrebbe indagare sulle loro reali situazioni finanziarie, si deve esaminare le gravi colpe da attribuire alle amministrazioni comunali che pur avendo a disposizioni i mezzi e le istituzioni per applicare i dovuti controlli e le relative azioni legali di recupero, ha preferito trascinare avanti e far finta di non vedere. Il tutto, riconducibile al terrore di perdere i consensi nonché alla scarsa efficienza amministrativa.
Oggi il commissario non ha questi timori, poiché non essendo stato eletto non ha necessità di mantenere i consensi e non è indifferente a questa situazione, infatti, adotta la delibera e l'applica. Di fatto, unica soluzione per poter potenziare un bilancio zoppo e lecitamente di sistemare i conti del Comune. Se oggi il commissario decidesse di recuperare questi importi attraverso le procedure di recupero tradizionali visto la lentezza delle procedure ci vorrebbero anni, mentre le necessità di bilancio richiedono velocità, perciò unica soluzione per il commissario usare l’obbligo del "se non paghi non mangi".
Noi di Fratelli d'Italia intendiamo sottolineare che non è nostra intenzione di riversare sui bambini le colpe dei padri, e tanto meno delle amministrazioni inefficienti. Per questo, se avremo l'onore e l'onere di poter governare a Pescia adopereremo tutte le forme consentite dalla legge per far rispettare costantemente il dovere di pagare un servizio così utile per le famiglie. Tale prestazione importante per l'educazione e per la formazione sociale del bambino, e non faremo ricadere le conclusioni delle nostre azioni sulla serenità dei bambini".