L’ultimo weekend di gennaio porta in dote una piacevole novità per il Pistoia Basket Junior.
Podisti della Silvano Fedi impegnati, questo weekend, quasi esclusivamente nella “Montecatini Half Marathon”, con buoni piazzamenti e un bello spirito di squadra.
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La diciassettenne Virginia Martelli, che vive con la famiglia a San Baronto, ha conquistato, per il secondo anno consecutivo, il gradino più alto del podio.
Si è svolta domenica 26 gennaio presso la piscina intercomunale Larciano-Lamporecchio, la seconda tappa della ventiduesima edizione del Campionato interregionale di nuoto-Trofeo Giacomo Di Napoli.
Erano circa 600 i partecipanti alla sesta edizione della gara podistica <<Half Marathon Città di Montecatini Terme>>, sulla classica distanza di km 21,098 e organizzata alla perfezione dalla società Montecatini Marathon.
L’Ippodromo Snai Sesana torna protagonista in questo nuovo anno aprendo i battenti, anche questa volta, alla ‘Half Marathon città di Montecatini Terme’.
Consueto punto settimanale sull’attività del Pistoia Basket Junior che chiude un weekend particolarmente positivo. Di seguito il resoconto delle varie partite disputate dalle squadre biancorosse del settore giovanile.
La famiglia polacca di nove persone fu assassinata dai tedeschi per aver dato rifugio ai vicini di casa ebrei.
Raccontami un libro, di Ilaria Cecchi
La stagione 2017/2018 del teatro Montand di Monsummano Terme, promossa dall'amministrazione comunale e Associazione Teatrale Pistoiese, con il sostegno di Unicoop Firenze, Polli e Arredamenti Goti, si conclude giovedì 15 marzo (ore 21) con il grande teatro shakespeariano, nell'originalissimo allestimento de "La bisbetica domata" a cura di Tonio De Nitto, prodotto da Factory Compagnia Transadriatica (traduzione e adattamento firmati da Francesco Niccolini), che torna ad affrontare Shakespeare dopo le felici prove del Sogno di una notte di mezza estate e di Romeo e Giulietta.
Ancora una volta uno spettacolo corale e visionario, una grande fiaba 'noir', dove musica e rima concorrono a restituirci una sorta di opera buffa, divertente, caustica e comicamente nera. In scena, accompagnati dalle musiche di Paolo Coletta e immersi nelle scene coloratissime di Roberta Dori Puddu, l'affiatato cast della compagnia: Dario Cadei, Ippolito Chiarello, Angela De Gaetano, Franco Ferrante, Antonio Guadalupi, Filippo Paolasini, Luca Pastore, Fabio Tinella. I costumi sono di Lapi Lou, le luci di Davide Arsenio. Un esempio di lavoro ricercato e curato nei minimi dettagli, che riesce però a parlare a tutti, anche a più livelli, decifrabile anche da parte dei giovanissimi.
Prima dello spettacolo, la degustazione gratuita, a cura di Slow Food Valdinievole e Mercato della Terra Montecatini Terme, propone una fantasia di budini (alla vaniglia, al cacao, panna cotta) dell'azienda Caseus di Fabio Lenzini (Borgo a Buggiano) con Vin Santo della Val di Nievole, prodotto da Azienda Perbaccovini di Larciano e Cooperativa Chianti Montalbano di Larciano.
"Questa è la storia di Caterina – spiega il regista De Nitto –, di sua sorella Bianca e di un intero villaggio. Questa è la storia di un villaggio che ha ferito e svenduto un bene prezioso. Questa è una storia che avrebbe potuto essere una favola. Caterina l'inadeguata, la non allineata è la pazza per questo villaggio. Dietro di lei, spigolosa ma pura e vera, un mondo di mercimoni, di padri calcolatori, di figlie in vendita, di capricci lontani dall'amore, di burattinai e burattini non destinati a vivere l'amore, ma a contrattualizzarlo. La nostra Caterina non sta a questo gioco e come in una fiaba aspetta, pur non mostrando di volerlo, un liberatore, un nuovo inizio che suo malgrado potrà costarle molto più di quanto immagini. Ed ecco che la commedia si fa favola nera, grottesca, più contemporanea forse, nel cinico addomesticamento che non è molto diverso dallo spietato soccombere...".
"Io e Tonio De Nitto – aggiunge Niccolini – decidiamo di stare dalla parte di Caterina. Anche se è antipatica, anche se è manesca e sboccata. Ma divertente, e involontariamente un po' infantile. La scena chiave, e involontaria confessione, è quando Caterina lega la sorella e picchia questa finta madonnina infilzata per farle dire chi è l'uomo che vorrebbe sposare: adolescenziale, svalvolata e romantica Caterina, altro che bisbetica. Sogna un mondo in cui ci si sposa per amore e non come una vacca data per l'accoppiamento dal padre padrone. E lo dice!, ci prova, urla la sua rabbia contro il padre-magnaccia (non è un Capuleti, ma non vedo grande differenza)".