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E poi c'è l'ex assessore di Montecatini sfigato che ha riscaldato la sedia per 5 anni (qualcuno si ricorda un provvedimento da lui ideato?) e ora si sfoga su Facebook scrivendo il nulla cosmico. Nulla .....
BASKET

L’ultimo weekend di gennaio porta in dote una piacevole novità per il Pistoia Basket Junior.

PODISMO

Podisti della Silvano Fedi impegnati, questo weekend, quasi esclusivamente nella “Montecatini Half Marathon”, con buoni piazzamenti e un bello spirito di squadra.

BASKET

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DANZA AEREA ACROBATICA

La diciassettenne Virginia Martelli, che vive con la famiglia a San Baronto, ha conquistato, per il secondo anno consecutivo, il gradino più alto del podio.

NUOTO

Si è svolta domenica 26 gennaio presso la piscina intercomunale Larciano-Lamporecchio, la seconda tappa della ventiduesima edizione del Campionato interregionale di nuoto-Trofeo Giacomo Di Napoli.

PODISMO

Erano circa 600 i partecipanti alla sesta edizione della gara podistica <<Half Marathon Città di Montecatini Terme>>, sulla classica  distanza di km 21,098 e organizzata alla perfezione dalla società Montecatini Marathon.

PODISMO

L’Ippodromo Snai Sesana torna protagonista in questo nuovo anno aprendo i battenti, anche questa volta, alla ‘Half Marathon città di Montecatini Terme’.

BASKET

Consueto punto settimanale sull’attività del Pistoia Basket Junior che chiude un weekend particolarmente positivo. Di seguito il resoconto delle varie partite disputate dalle squadre biancorosse del settore giovanile.

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La famiglia polacca di nove persone fu assassinata dai tedeschi per aver dato rifugio ai vicini di casa ebrei.

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Raccontami un libro, di Ilaria Cecchi

GENNAIO
Che freddo fuori!
Che freddo dentro! .....
IL SEGNO DEL MESE
di Sissy Raffaelli

Il segno del mese.

ZODIACO
di Sissy Raffaelli

Oroscopo annuale 2025.

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Esce un libro dedicato a Pescia tra Rsi e amministrazione alleata

21/4/2020 - 11:22

PESCIA - Pubblichiamo la recensione al libro scritto da Giovanni Gentile e Michela Pagni, “Pescia 1943-1945, dalla Rsi all’amministrazione militare alleata”.

Ho ricevuto dall’amico Giovanni Gentile l’ultima sua fatica letteraria scritta in collaborazione con Michela Pagni; il libro si intitola “Pescia 1943-1945, dalla Rsi all’amministrazione militare alleata” e racconta attraverso testimonianze e documenti, talora inediti, molti degli avvenimenti occorsi nella nostra città dal 25 luglio del ‘43 al giugno del ‘45, passando per la liberazione dell’8 settembre del ‘44; si descrive in particolare il periodo successivo all’armistizio dell’8 settembre del ‘43; il rapporto della città con gli occupanti tedeschi; i legami con i partigiani; i crimini, le atrocità, i rastrellamenti e le ingiustizie perpetrate ai civili inermi nell’estate del ‘44; le ritorsioni e i provvedimenti verso i fascisti pesciatini; i cannoneggiamenti e i bombardamenti alleati sulla città, elencandone le date e gli orari precisi. Tutto questo con una descrizione particolareggiata del nostro territorio, cittadino e montano.


È impressionante la quantità di notizie che gli autori hanno scovato negli archivi e nelle interviste effettuate; gli elenchi dei partigiani, dei fascisti, dei “repubblichini” e dei pesciatini uccisi sono stati completati minuziosamente.


Gli autori hanno utilizzato, se così si può dire, il “distacco” di chi vuole raccontare i fatti nella maniera in cui sono stati narrati o in cui sono emersi dai documenti consultati in archivio, senza alcun condizionamento di parte o filtro di natura personale; l’intento è stato probabilmente quello di consentire al lettore di farsi liberamente una propria idea.


Tra i capitoli trattati vorrei segnalare quello inedito sulla “Presenza dei militari tedeschi nel nostro comune”; quelli dettagliatissimi su “Gruppi e azioni partigiane” e su “Uccisioni nell’estate del 44”; il racconto delle attività del Cln di Pescia appare originale e molto interessante quando si occupa delle ramificazioni dei sottocomitati territoriali.


Inoltre gli autori ricordano la vicenda del sottotenente partigiano che salvò dalla rappresaglia due fascisti pesciatini e la vicenda della famiglia ebrea di via Oberdan che fu salvata dal “fervente fascista” del piano di sopra. Pertanto il libro sembra lanciare un messaggio, la speranza che dopo 75 anni dalla fine delle guerre (mondiale e civile) si possa avere una pacificazione ideologica in Italia e che ognuno tenga conto degli errori, delle atrocità e delle esagerazioni commesse in quel momento. La conoscenza degli episodi storici locali porta un valore aggiunto alla comprensione della Grande Storia.
 
Chi è interessato all’acquisto del libro (18€ spese postali incluse) può richiederlo direttamente all’autore tramite Facebook oppure alla mail giovanni.gentile3@tin.it; sarà nelle librerie solo dopo la presentazione a cura dell’amministrazione comunale.

 

di Alessandro Birindelli

 
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14/6/2020 - 21:53

AUTORE:
Pippo

Alla disamina molto discutibile di Bob184, poiché pregna, secondo il mio giudizio, di un revisionismo sempre più pericolosamente diffuso e proprio per questo da arginare senza se e senza ma, le rispondo appropriandomi delle parole di un grande scrittore italiano:

“Dietro il milite delle Brigate nere più onesto, più in buona fede, più idealista, c’erano i rastrellamenti, le operazioni di sterminio, le camere di tortura, le deportazioni e l’Olocausto; dietro il partigiano più ignaro, più ladro, più spietato, c’era la lotta per una società pacifica e democratica, ragionevolmente giusta, se non proprio giusta in senso assoluto, chè di queste non ce ne sono”.
(Italo Calvino)

25/4/2020 - 11:39

AUTORE:
Bob184

In Toscana si dice che ogni poggio fa piano. Chiaro che il buono ed il cattivo siano presenti ovunque e fra chiunque. Ed é una stortura della Storia attribuire al fascismo solo il male, agli antifascisti solo il bene. Ed é sintomatica di certe ideologie l'appropriazione dell'unicità del bene che, alla luce dei fatti, lascia molte più ombre che luci. Poteva essere capito ma non scusato in un regime assolutista come appunto il fascismo. Nella storia democratica della Repubblica Italiana la presenza e la comunicazione di chi si attribuisce solo meriti e valore positivo da una parte fa ridere, dall'altra fa pensare come culture assolutiste di colore differente in fondo si assomiglino tutte.