L’ultimo weekend di gennaio porta in dote una piacevole novità per il Pistoia Basket Junior.
Podisti della Silvano Fedi impegnati, questo weekend, quasi esclusivamente nella “Montecatini Half Marathon”, con buoni piazzamenti e un bello spirito di squadra.
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La diciassettenne Virginia Martelli, che vive con la famiglia a San Baronto, ha conquistato, per il secondo anno consecutivo, il gradino più alto del podio.
Si è svolta domenica 26 gennaio presso la piscina intercomunale Larciano-Lamporecchio, la seconda tappa della ventiduesima edizione del Campionato interregionale di nuoto-Trofeo Giacomo Di Napoli.
Erano circa 600 i partecipanti alla sesta edizione della gara podistica <<Half Marathon Città di Montecatini Terme>>, sulla classica distanza di km 21,098 e organizzata alla perfezione dalla società Montecatini Marathon.
L’Ippodromo Snai Sesana torna protagonista in questo nuovo anno aprendo i battenti, anche questa volta, alla ‘Half Marathon città di Montecatini Terme’.
Consueto punto settimanale sull’attività del Pistoia Basket Junior che chiude un weekend particolarmente positivo. Di seguito il resoconto delle varie partite disputate dalle squadre biancorosse del settore giovanile.
Sabato 1 febbraio è in programma l'inaugurazione della mostra "Caos, lo spazio alla parola".
La famiglia polacca di nove persone fu assassinata dai tedeschi per aver dato rifugio ai vicini di casa ebrei.
I Carabinieri della Radiomobile di Montecatini hanno proceduto all’arresto di un cittadino albanese di 22 anni, in quanto rientrato illegalmente nel territorio nazionale da cui era stato espulso a settembre 2019 con provvedimento del Prefetto di Pistoia.
L’uomo è stato fermato in via Nazario Sauro perché riconosciuto dai militari della pattuglia che stava transitando di li, ma, al momento dell’identificazione, ha esibito un passaporto con un cognome diverso seppure il documento sembrasse regolare a tutti gli effetti. I militari, convinti che l’uomo di fronte a loro fosse lo stesso che negli anni precedenti avevano più volte fermato, lo hanno portato in caserma e hanno svolto approfonditi accertamenti contattando anche la controparte estera, appurando che il 22enne, regolarmente rientrato in Albania a seguito del decreto di espulsione, aveva contratto matrimonio e assunto, come permesso dalla legislazione locale, il cognome della moglie.
L’ottenere poi il passaporto con il nuovo cognome e rientrare impunemente in Area Schengen e quindi fare ritorno in Italia è stato facilissimo, ma non aveva fatto i conti con la memoria dei Carabinieri che non si sono fatti ingannare da quel documento e che lo hanno poi portato agli arresti domiciliari in attesa del giudizio per direttissima. L’Art.13, comma 13 del Dlgs 286 del 1998, violato dall’uomo, prevede fino a quattro anni di reclusione.