“Inopportuna la scadenza Tari al 16 di Dicembre, deve essere prorogata”. Le imprese sono chiuse e la produzione dei rifiuti è in netto calo ormai da mesi: il costo dell’imposta non può gravare sulle loro spalle in questo momento.”
 
Con queste parole Confcommercio commenta la scadenza della bolletta Tari che, proprio in questi giorni, è stata consegnata nella cassetta della posta delle aziende pistoiesi, molte delle quali chiuse dai provvedimenti anti-contagio in vigore.
 
“Il conto della pandemia e delle sue conseguenze non può essere sempre pagato dalle imprese.
 
Dopo il lockdown della scorsa primavera e l’applicazione dei protocolli di sicurezza che hanno limitato l’afflusso dei clienti nei locali, da inizio ottobre i pubblici esercizi sono andati incontro a nuove restrizioni, prima con la chiusura nella fascia oraria serale, poi durante tutto il giorno.
Questo ha comportato non soltanto gravi perdite di fatturato, ma anche una produzione di rifiuti sempre più bassa, talvolta quasi nulla.
 
Lo stesso vale per le aziende di abbigliamento, calzature, per le gioiellerie, le palestre, i centri estetici e tutte quelle attività che sono state chiuse – in tempi diversi – dai DPCM.
 
Nonostante questo il Governo – a nessun livello – ha previsto ulteriori sostegni per permettere alle imprese di affrontare i costi della Tari che, ad oggi, sono evidentemente non sostenibili.
 
Siamo di fronte a nuove chiusure con nessuna prospettiva certa per il futuro: non si può pensare che la sola riduzione del 25% della tariffa variabile della Tari per le aziende chiuse durante il lockdown sia sufficiente.
 
Per questo chiediamo alle Istituzioni di ascoltare la voce delle nostre aziende se vogliono che molte di queste non scompaiano.
È indispensabile prorogare subito la scadenza Tari.”