L’ultimo weekend di gennaio porta in dote una piacevole novità per il Pistoia Basket Junior.
Podisti della Silvano Fedi impegnati, questo weekend, quasi esclusivamente nella “Montecatini Half Marathon”, con buoni piazzamenti e un bello spirito di squadra.
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La diciassettenne Virginia Martelli, che vive con la famiglia a San Baronto, ha conquistato, per il secondo anno consecutivo, il gradino più alto del podio.
Si è svolta domenica 26 gennaio presso la piscina intercomunale Larciano-Lamporecchio, la seconda tappa della ventiduesima edizione del Campionato interregionale di nuoto-Trofeo Giacomo Di Napoli.
Erano circa 600 i partecipanti alla sesta edizione della gara podistica <<Half Marathon Città di Montecatini Terme>>, sulla classica distanza di km 21,098 e organizzata alla perfezione dalla società Montecatini Marathon.
L’Ippodromo Snai Sesana torna protagonista in questo nuovo anno aprendo i battenti, anche questa volta, alla ‘Half Marathon città di Montecatini Terme’.
Consueto punto settimanale sull’attività del Pistoia Basket Junior che chiude un weekend particolarmente positivo. Di seguito il resoconto delle varie partite disputate dalle squadre biancorosse del settore giovanile.
La famiglia polacca di nove persone fu assassinata dai tedeschi per aver dato rifugio ai vicini di casa ebrei.
Raccontami un libro, di Ilaria Cecchi
In piena stagione di raccolta merli, ghiandaie e topini di montagna fanno razzia di piccoli frutti. Accade in montagna, dove i produttori agricoli devono fare i conti anche con l’eccesso di fauna. “Lamponi, fragole, mirtilli vengono beccati ancor prima che giungano a maturazione -–racconta Fabio Bizzarri, produttore agricolo biologico della rete Campagna Amica di San Marcello Piteglio- con conseguenze importanti sui volumi di raccolta”.
“Io ho perso il 40% della produzione di fragole a causa dei volatili a cui si aggiungono anche i topi, che sono ghiotti delle nostre fragole biologiche –gli fa eco Lorenzo Pieracci, produttore di frutti di bosco dell’Abetone”.
I ‘topini di montagna’ sono ghiotti di fragole biologiche, che crescono a terra, e si sono moltiplicati a causa dell’abbondanza di semi di faggiola nell’autunno scorso. Servono a poco dissuasori di vario tipo o i palloncini legati alle piante (vedi foto).
“Un segmento piccolo della vivace agricoltura montana pistoiese, ‘labour intensive’ (ad alto impiego di manodopera” e con un portato salutistico e gustativo d’eccellenza –spiega Coldiretti Pistoia-. Gli ettari coltivati a frutti di bosco si contano sulle dita di una mano, i produttori professionali non raggiungono la decina, ma lamponi, fragole e fragolini, mirtilli sono una componente importante della cultura produttiva e del paesaggio della montagna pistoiese che puntiamo a rafforzare”.
“Siamo di fronte a produzioni di eccellenza, che trovano immediata collocazione, sia come prodotti di nicchia nella grande distribuzione locale, sia nei negozi. E poi, trasformati, diventano ingredienti di gelati, yogurt o succhi. È una piccola rete di produttori –spiega Coldiretti Pistoia- con potenzialità enormi”.
“Siamo convinti –dichiara Gianfranco Drigo, direttore di Coldiretti Pistoia- che l’economia montana necessariamente debba crescere basandosi sull’eccellenza produttiva di tante filiere, anche piccole. I frutti di bosco, poi, sono un’attività ad alto impiego di manodopera, che aumenta le occasioni di lavoro in montagna”.
“Lo sviluppo montano ci serve: fornisce produzioni di eccellenza gradite dal mercato, garantisce servizi ecosistemici che vanno a vantaggio di tutta la società e, favorendo la permanenza della popolazione, crea comunità e partecipazione che sono il presupposto per permettere il mantenimento di un valido tessuto economico e sociale. È necessario, però, agevolare l’infrastrutturazione della montagna: mobilità, autostrade informatiche e servizi integrati (scuola e salute in primis) ne sono il presupposto. Inoltre, se garantiamo lo sviluppo del settore primario in montagna e più in generale nelle aree interne, garantiamo l’occupazione e un’economia rurale diffusa che permette una grande azione di contrasto al dissesto idrogeologico e al cambiamento climatico. È una partita importantissima che ci vede impegnati assiduamente –conclude il direttore di Coldiretti Pistoia”.