L’ultimo weekend di gennaio porta in dote una piacevole novità per il Pistoia Basket Junior.
Podisti della Silvano Fedi impegnati, questo weekend, quasi esclusivamente nella “Montecatini Half Marathon”, con buoni piazzamenti e un bello spirito di squadra.
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La diciassettenne Virginia Martelli, che vive con la famiglia a San Baronto, ha conquistato, per il secondo anno consecutivo, il gradino più alto del podio.
Si è svolta domenica 26 gennaio presso la piscina intercomunale Larciano-Lamporecchio, la seconda tappa della ventiduesima edizione del Campionato interregionale di nuoto-Trofeo Giacomo Di Napoli.
Erano circa 600 i partecipanti alla sesta edizione della gara podistica <<Half Marathon Città di Montecatini Terme>>, sulla classica distanza di km 21,098 e organizzata alla perfezione dalla società Montecatini Marathon.
L’Ippodromo Snai Sesana torna protagonista in questo nuovo anno aprendo i battenti, anche questa volta, alla ‘Half Marathon città di Montecatini Terme’.
Consueto punto settimanale sull’attività del Pistoia Basket Junior che chiude un weekend particolarmente positivo. Di seguito il resoconto delle varie partite disputate dalle squadre biancorosse del settore giovanile.
Sabato 1 febbraio è in programma l'inaugurazione della mostra "Caos, lo spazio alla parola".
La famiglia polacca di nove persone fu assassinata dai tedeschi per aver dato rifugio ai vicini di casa ebrei.
Continuano le iniziative promosse dall’amministrazione comunale tese a celebrare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Venerdì 28 gennaio alle ore 21 nell’ambito del ciclo d’incontri “ Monsummano …Incontri Culturali” organizzati dall’assessorato alla cultura e dalla biblioteca comunale, presso la sala consiliare sarà organizzata una serata dedicata aduno dei simboli, insieme al tricolore, dell’Unità d’Italia: l’Inno di Mameli.
L’inno, scritto da Goffredo Mameli nell’autunno del 1847 con il titolo “Il canto degli Italiani”, fu cantato per la prima volta a Genova durante una festa popolare, fu subito proibito dalla polizia, ma dopo pochi giorni, tutti conoscevano l'inno che veniva cantato senza sosta in ogni manifestazione (più o meno pacifica). Durante le Cinque giornate di Milano, gli insorti lo intonavano a squarciagola: il Canto degli italiani era già diventato un simbolo del Risorgimento e fu proprio intonando l'inno di Mameli che Garibaldi, con i "Mille", intraprese la conquista dell'Italia meridionale e la riunificazione nazionale. Mameli era già morto, ma le parole del suo inno, che invocava un' Italia unita, erano più vive che mai. Anche l'ultima tappa di questo processo, la presa di Roma del 1870, fu accompagnata da cori che lo cantavano accompagnati dagli ottoni dei bersaglieri.
Oggi lo ascoltiamo per le partite della Nazionale, per qualche presentazione di partito, all’inizio di qualche convention, spesso è utilizzato in maniera opportunistica, in pochi ne conoscono le parole e in pochissimi conoscono tutto il testo. Tutto ciò può indurre a una difficile comprensione dell’emozione e della speranza che quel “fratelli” era in grado di suscitare nei patrioti risorgimentali.
Giampiero Giampieri che sull’argomento ha già parlato in “Sapri e dintorni. Spigolature – Poesia e amor di Patria”, guiderà tutti gli intervenuti nella comprensione del senso delle parole scritte da Mameli un tempo così familiari e oggi a noi quasi estranei. Effettuando un’attenta analisi del testo saranno ripercorse le tappe storiche, politiche e ideologiche che hanno portato Goffredo Mameli alla composizione del testo che racchiude la nostra storia, le emozioni e le speranze di un’Italia unita.
Infatti lo stesso Giampieri nel saggio da lui scritto dichiara: ”Mameli, ogni volta che ascoltiamo le sue parole, ci fa risuonare negli orecchi gli squilli di tutte le campane di tutte le trombe della nostra storia. In una parola: ci ricorda che siamo italiani”.
Info: 0572.959500