L’ultimo weekend di gennaio porta in dote una piacevole novità per il Pistoia Basket Junior.
Podisti della Silvano Fedi impegnati, questo weekend, quasi esclusivamente nella “Montecatini Half Marathon”, con buoni piazzamenti e un bello spirito di squadra.
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La diciassettenne Virginia Martelli, che vive con la famiglia a San Baronto, ha conquistato, per il secondo anno consecutivo, il gradino più alto del podio.
Si è svolta domenica 26 gennaio presso la piscina intercomunale Larciano-Lamporecchio, la seconda tappa della ventiduesima edizione del Campionato interregionale di nuoto-Trofeo Giacomo Di Napoli.
Erano circa 600 i partecipanti alla sesta edizione della gara podistica <<Half Marathon Città di Montecatini Terme>>, sulla classica distanza di km 21,098 e organizzata alla perfezione dalla società Montecatini Marathon.
L’Ippodromo Snai Sesana torna protagonista in questo nuovo anno aprendo i battenti, anche questa volta, alla ‘Half Marathon città di Montecatini Terme’.
Consueto punto settimanale sull’attività del Pistoia Basket Junior che chiude un weekend particolarmente positivo. Di seguito il resoconto delle varie partite disputate dalle squadre biancorosse del settore giovanile.
Sabato 1 febbraio è in programma l'inaugurazione della mostra "Caos, lo spazio alla parola".
La famiglia polacca di nove persone fu assassinata dai tedeschi per aver dato rifugio ai vicini di casa ebrei.
Cari lettori, come ogni martedì ci incontriamo in questo piccolo spazio dedicato ai libri, alla lettura, a chi ama leggere e farsi tentare da un nuovo autore o da un'appassionata recensione. Come state? In questo momento strano e difficile, a volte è proprio tra le pagine di un romanzo che riusciamo a sentirci al sicuro: un libro non tradisce mai.
La settimana scorsa ho terminato la lettura – peraltro rapidissima – del testo vincitore del Premio Strega 2021 "Il pane perduto" scritto da Edith Bruck, una scrittrice, poetessa, regista e scenografa ungherese. Nata nel 1931, all'età di tredici anni fu deportata nei campi di concentramento più spaventosi che la storia europea ricordi, riuscendo a sopravvivere insieme alla sorella.Il titolo è un condensato di riferimenti simbolici.
Cos'è per noi il pane? E' la casa, il nutrimento, la famiglia, lo stare insieme, le nostre origini. Quando all'alba i nazisti catturarono la sua famiglia, la madre aveva messo a lievitare il pane, un pane che sarebbe rimasto lì, in quella casa, indifeso, abbandonato, distrutto.
Sembra un Esodo senza Mosè, un viaggio nel buio, verso un destino oscuro, dove i singhiozzi della madre rammentano solo Dio e il pane. Un Dio al quale la madre rivolgeva ogni discorso, ogni preghiera, ogni pensiero e ogni tormento. Quel Dio al quale l'adolescente scampata alla morte, alla fine scrive: "Noi non abbiamo né il Purgatorio né il Paradiso, ma l'Inferno l'ho conosciuto, dove il dito di Mengele indicava la sinistra che era il fuoco e la destra l'agonia del lavoro, degli esperimenti e la morte per fame e il freddo. Perché non hai spezzato quel dito?"
Quante volte ci siamo disperati, tormentati, arrabbiati urlando contro un Dio che non ci ha ascoltati, che non ci ascolta, che ci volta le spalle? Quante volte abbiamo creduto di perdere la fede di fronte all'ennesima ingiustizia, condanna o violenza?
Il viaggio di Edith dall'Ungheria la porta in tanti luoghi, ma è soprattutto un viaggio interiore alla ricerca di una vita da ricostruire con la consapevolezza che i ricordi vissuti sono cicatrici indelebili e che la sua missione é una: raccontare.
La sua risposta a chi la voleva morta, annullata, ridotta ad un numero si manifesta nel suo desiderio di scrivere, di testimoniare e informare le giovani generazioni del dramma dell'Olocausto. Perché é convinta che dimenticare significhi essere indirettamente complici di chi ha commesso quelle barbarie. Ricordando che la storia può ripertersi se ci distraiamo solo un po'.
Il 27 gennaio 1945 le truppe dell'Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz: è stato stabilito di celebrare il Giorno della memoria in questa data che ricorre tra pochi giorni. Per non dimenticare leggete un libro di memorie come questo (vi consiglio anche "La notte" di Wiesel), troverete un libro scritto in modo coraggioso, disincantato, avvolgente che cresce, matura e lievita esattamente come il pane.
Vi auguro una serena settimana. Sabato Ilaria Cecchi ci allieterà con i consigli di lettura per bambini e ragazzi. Non mancate!
di Maria Valentina Luccioli